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22 Mar [16:06]

Cancellata la European Masters,
soltanto tre team e pochi piloti

Massimo Costa

La Formula European Masters si è arresa. Nello scacchiere impazzito delle serie targate F3 che si era creato in Europa, la categoria che i promotori tedeschi di Formel 3 Vermarktungs GmbH tentavano di mantenere in vita sulla scia della gloriosa Formula 3 europea (quella vera e che abbiamo sempre conosciuto), non è riuscita ad attirare a sé team e piloti interessati a corrervi nonostante l'affiancamento al DTM. Dopo vari annunci di arrivi di nuove squadre, del resto mai verificatisi, al momento di tirare le somme i team realmente interessati erano appena tre: Fortec, Motopark e Van Amersfoort, questi ultimi due grandi esclusi dal nuovo FIA F3, ex GP3.

Fortec aveva annunciato due piloti, Cameron Das e Calan Williams, mentre Motopark contava su Marino Sato e Liam Lawson, ma quest'ultimo, entrato nel programma Junior Red Bull, pochi giorni fa è stato dirottato da Helmut Marko nel nuovo FIA F3 evidentemente in quanto aveva capito che la European Masters non aveva futuro. Van Amersfoort, invece, aveva annunciato Sophia Floersch. Dopo di che, nulla si è più mosso. Il team Mucke, che secondo gli organizzatori sarebbe entrato in campo, in realtà è rimasto in tribuna come Ma-con, Double R e Zeller. Si era anche parlato della italiana Pave, tutte realtà con troppa fretta annunciate tra gli iscritti. Presi dalla disperazione, sulla pagina Facebook della serie, avevano anche annunciato l'arrivo del team Prema, provocando le ire dei Rosin in quanto notizia assolutamente priva di fondamento.

Si è quindi andati avanti così, tra speranze e annunci non supportati dai fatti. La scorsa settimana, in occasione dei test della Formula Renault Eurocup a Le Castellet, si era sparsa la voce che i test che la European Masters aveva organizzato a Misano il 26-27 marzo, non si sarebbero svolti. Oggi, la comunicazione ufficiale della cancellazione della serie, arrivata direttamente dal quartier generale di Colonia. Non si poteva fare altrimenti del resto, benché sia un peccato perché la F3 europea aveva raccolto sempre grandi consensi oltre ad essere una scuola inestimabile per il piloti. Ma la FIA ha cambiato le carte in tavola del panorama del motorsport per quanto riguarda le serie inferiori, applicando il marchio F3 a ciò che in realtà F3 non è, bensì una GP3 rivista, e creando la Formula Regional European con le Tatuus F3.

Walter Mertes, managing director di Formel 3 Vermaktungs GmbH, ha commentato: "E' un giorno molto triste per lo sport europeo che vede coinvolti i giovani piloti. Nel difficile panorama europeo del motorsport non ci sono abbastanza piloti per competere nelle numerose e differenti serie che si sono create. Servono enormi investimenti economici per compensare a questa situazione e non potevamo, e non volevamo, aspettarci questo dai nostri team".

A questo punto cosa accadrà per le tre squadre rimaste col cerino in mano? Fortec, già presente nella Euroformula Open, sposterà i suoi piloti nella categoria organizzata da Jesus Pareja il quale, nei giorni scorsi è stato contattato dai rappresentanti del team Motopark. Probabile dunque che la Euroformula, che per il 2019 lancia le tre motorizzazioni con tanto di BoP per equiparare le prestazioni di Mercedes, Volkswagen e Toyota, registrerà un crescente interesse.

L'arrivo di Motopark, il rinforzo di presenze di Fortec, poi le conferme di RP Motorsport, Teo Martin, Campos, Drivex, Carlin, Double R renderanno la serie di Pareja l'unica superstite in Europa con le vere monoposto di F3 targate Dallara e con un parco partenti di tutto rispetto. Per quanto riguarda Van Amersfoort, anche il team olandese è in contatto con la Euroformula, ma sappiamo che ha mostrato interesse per la Formula Regional European organizzata da WSK e Aci Sport oltre che per la nuova Formula Renault Eurocup.

18 Feb [12:06]

Lawson diventa junior Red Bull,
correrà con il team Motopark

Jacopo Rubino

La Red Bull non si è fatta sfuggire Liam Lawson: fra i nomi più interessanti oggi in circolazione nel panorama delle categorie propedeutiche, il 17enne neozelandese è stato scelto da Helmut Marko per entrare nello junior team della multinazionale austriaca, andando a disputare la Formula European Masters con la vettura di casa Motopark.

I risultati recenti del resto parlano per lui, a cominciare dal fresco titolo ottenuto nella Toyota Racing Series al termine di un epico duello con il connazionale Marcus Armstrong, membro della Ferrari Driver Academy. Nel 2018, invece, Lawson si è laureato vicecampione dell'ADAC F4 in Germania, all'esordio agonistico nel Vecchio Continente, e da wild-card ha poi dominato l'ultima tappa della F3 Asia a Sepang, piazzando una perentoria tripletta.

Al momento il giovane kiwi è il terzo concorrente confermato ufficialmente al via della serie con cui ITR (lo stesso organizzatore del DTM) vuole dare continuità al format vecchio FIA F3, la cui ultima edizione è stata vinta da Mick Schumacher. In precedenza erano già stati annunciati Sophia Florsch, con Van Amersfoort, e Yuki Tsunoda che sarà proprio compagno di Lawson in Motopark: anche il giapponese sarà supportato da Red Bull, a margine della collaborazione stretta con la Honda per la fornitura delle power unit in F1. Motopark è peraltro la stessa compagine con cui nel 2018 era al via Dan Ticktum, vicecampione FIA F3 e vincitore-bis al Gran Premio di Macao.

Per questo 2019, quindi, il Red Bull Junior Team si allarga ulteriormente dopo la "campagna acquisti" che ha portato in rosa pure l'estone Juri Vips, indirizzato nella nuova Formula 3, e Lucas Auer che come Ticktum sarà in azione nella Super Formula nipponica.

21 Dic [14:08]

Sei i team iscritti per il 2019
Motopark, VAR, Fortec, Mucke e...

Massimo Costa

Sono già sei le squadre iscritte alla Formula European Masters, così si chiama il nuovo campionato con le monoposto Dallara di F3, motori Mercedes e Volkswagen, che affiancherà il DTM. Campionato che non è altro che il FIA F3 così come lo abbiamo conosciuto negli ultimi anni e che nel 2018 ha laureato campione Mick Schumacher.

La categoria ha ricevuto dalla FIA ben 25 punti per la Superlicenza da assegnare al campione 2019, un regalo notevole e che, secondo indiscrezioni, sarebbe stato assegnato per mettere a tacere una probabile causa intentata dalla ITR alla FIA in quanto vi era un altro anno di contratto per schierare le vetture di F3. Un contentino insomma.

Alla European Masters (ricordiamo che la denominazione F3 non può essere utilizzata in Europa in quanto Liberty Media ne detiene i diritti) hanno aderito i team Motopark e Van Amersfoort, grandi protagonisti del FIA F3 e incredibilmente non accettati per il FIA Formula 3 che va a rimpiazzare la GP3 nei weekend F1. A loro si è aggiunto il team Mucke, che ritorna in F3 dopo un anno sabbatico dalla F3, poi dalla Gran Bretagna arrivano Fortec e Double R mentre ci sarà anche il team Zeller, che rientra in una serie F3 internazionale dopo qualche anno.

In questi giorni, tra Montmelò e Valencia, Motopark, Van Amersfoort e Fortec sono scesi in grandi forze per partecipare a varie giornate di test. La squadra olandese ha già annunciato Sophia Floersch ed ha testato Petru Florescu mentre Fortec ha provato a lungo con Das Cameron.

Nella foto, Petru Florescu

13 Dic [11:54]

La Florsch resta con Van Amersfoort
"Nel 2019 voglio lottare in top 5"

Jacopo Rubino

Balzata alle cronache della stampa mondiale per il terribile incidente nel Gran Premio di Macao, Sophia Florsch ha definito i piani per il 2019: resta con il team Van Amersfoort per disputare la Formula European Masters, la serie erede del vecchio FIA F3 in cui ha esordito quest'anno a partire dalla tappa di Zandvoort, dopo aver completato gli esami scolastici.

"Non è stato facile all'inizio, non avevo esperienza di Formula 3. Ma ho imparato molto", ha raccontato la 18enne tedesca, che continuerà a guidare la stessa Dallara motorizzata Mercedes. "Una vettura fantastica", ha sottolineato, "e sono contenta di rimanere con Van Amersfoort, una squadra con cui mi sento a mio agio".

Sophia prosegue il recupero dal crash dello scorso novembre, avvenuto a 270 chilometri orari in fondo al rettilineo principale di Macao. "Ho ripreso ad allenarmi, in modo leggero, spero di poter tornare nell'abitacolo in primavera". E poi? "Se la riabilitazione andrà come previsto, voglio lottare regolarmente per la top 5 e conquistare la vittoria". Impossibile però non ripensare a quell'episodio, che poteva avere conseguenze ben peggiori: "Quando ho rivisto il video per la prima volta, è sembrato quasi surreale. So di essere stata fortunata e ringrazio Dallara per aver prodotto una monoposto così sicura".

Ad attenderla c'è il boss della scuderia olandese, Frits Van Amersfoort: "Quando avrà pienamente recuperato, ci sarà una monoposto pronta per lei. Sophia nel 2018 ha fatto un buon lavoro, pur entrando a campionato in corso. Ci sono ancora cose che deve scoprire, farà uso della sua esperienza".

La Florsch è al momento la seconda concorrente confermata per la Formula European Masters, dopo il giapponese Yuki Tsunoda che attraverso Red Bull sarà al via con Motopark.

4 Dic [7:36]

"Formula European Masters",
il nuovo nome della F3 targata ITR

Jacopo Rubino

Si chiamerà Formula European Masters. Ed è stato anche registrato il dominio Internet apposito, formula-em.com. Mancava giusto il nome, per identificare la serie che ITR organizzerà nel 2019 per dare continuità tecnico-sportiva al FIA Formula 3 European Championship disputato fino a quest'anno, con l'ultimo titolo in palio vinto da Mick Schumacher. In questo modo si prolungherà la vita agonistica delle apprezzate Dallara F317 spinte dai motori che erano marchiati Mercedes o Volkswagen. Le due case tedesche non saranno più coinvolte, lasciando l'iniziativa ai rispettivi preparatori HWA e Spiess, ma in pista cambierà poco.

La Formula European Masters si pone quindi in concorrenza diretta con la collaudata Euroformula Open, che nella "riforma" innescata dalla Federazione ha già colto l'opportunità di interrompere il regime di monopropulsore (Toyota-Piedrafita) e aprire anche alle unità realizzate in Germania. Per entrambi i campionati, però, c'è il paradosso: sono quelli destinati alle auto di F3 classiche, sempre amate da scuderie e piloti per le loro caratteristiche formative, ma non possono fare uso ufficiale di questa denominazione. Così ITR non ha nemmeno potuto rispolverare la precedente dicitura "F3 Euro Series" impiegata dal 2003 al 2012, prima appunto di evolversi in FIA F3.

Almeno nel Vecchio Continente, infatti, il brand "Formula 3" è adesso di proprietà esclusiva di Liberty Media che lo utilizzerà per la sua nuova piattaforma a supporto di F1 e F2, nata dalla convergenza della GP3 e dello stesso FIA Formula 3 European Championship. Per identico motivo, la F3 Regionale europea che verrà gestita da WSK con le Tatuus-Autotecnica (le stesse che hanno già esordito in Asia) è stata costretta a chiamarsi Formula Regional European. Il tutto pur trattandosi a sua volta di un progetto con l'imprimatur FIA. Insomma, è un cervellotico puzzle.

Già noto invece da qualche settimana il calendario di questa Formula European Masters,
come riportato tutto a supporto del DTM con nove tappe spalmate fra maggio e ottobre, compresa quella di giugno in Italia, a Misano. Hockenheim è però l'unico tracciato che ospita anche la Formula 1: basterà ad attirare un numero sufficiente di concorrenti? Bisognerà inoltre scoprire il numero di punti Superlicenza assegnati e quali scuderie saranno al via, considerando che Prema, Carlin e Hitech sono migrate nella nuova Formula 3.

15 Ott [18:45]

Mick Schumacher campione FIA F3,
l'impresa prima del prossimo passo

Jacopo Rubino

"È difficile descrivere quanto sia bella la sensazione di far così bene qualcosa che ami", raccontava sabato dopo aver conquistato matematicamente il titolo. Il primo della carriera. Mick Schumacher ha scritto il suo nome nell'albo d'oro del FIA Formula 3 European Championship, e non poteva esserci epilogo più suggestivo per una serie che, così come l'abbiamo sempre conosciuta, non esisterà più. A 19 anni è invece tutta in ascesa la parabola del pilota tedesco, come lo divenne quella di papà Michael dopo aver vinto, nel 1990, la F3 di Germania.

"Non abbiamo mai mollato in questa stagione, cercando sempre di migliorare, non abbiamo mai smesso di lavorare su noi stessi. Ho un grande team attorno a me che mi ha messo nelle condizioni ideali, permettendomi di essere concentrato su ciò che conta", ha poi aggiunto Mick. Parole al miele per la Prema, orgoglio italiano e squadra regina della categoria, che ha accolto il giovane Schumacher nei propri ranghi sin dal 2016 per affrontare la F4 italiana e quella tedesca, concluse entrambe da vicecampione.

L'arrivo nel FIA F3 lo scorso anno non è stato dirompente, anzi, con un solo podio e il dodicesimo posto in classifica generale, ma dopo l'apprendistato si erano create grandi attese per il 2018. Fino alla tappa di Zandvoort sembravano tramontate, con pochi risultati significativi e il rischio di proseguire nell'anonimato. Quasi un'onta, per il figlio del più vincente nella storia della F1, costretto per questo motivo a gestire una pressione superiore a qualsiasi coetaneo. Il weekend sull'amata pista di Spa, quasi un segno del destino, ha però rappresentato la svolta con la prima vittoria: ne sono poi arrivate altre 7, di cui 5 consecutive, diventando leader della classifica generale in occasione del penultimo round di Spielberg. A luglio era addirittura nono.

Una scalata impressionante, quasi epica, che ha destabilizzato soprattutto Dan Ticktum: il pupillo Red Bull si è visto sfuggire tra le mani un trofeo che pareva a portata di mano, e dopo il sorpasso in Austria si è lasciato andare a commenti poco eleganti in Rete, mettendo in dubbio la regolarità della macchina rivale. A Hockenheim il britannico poteva ancora ribaltare il risultato, ma il ritardo accumulato in graduatoria (49 punti alla vigilia) era davvero troppo ampio, e le brutte qualifiche del venerdì si sono rivelate quasi una sentenza: non poteva bastare la battuta a vuoto di Schumacher in gara 1 per il contatto in apertura con il compagno Marcus Armstrong. Il tedesco, giocato il "bonus", ha solo rinviato il verdetto a gara 2 di sabato pomeriggio.

Da lì, un'infinità di complimenti dalle personalità del motorsport: le più sentite, di sicuro, quelle degli uomini vicini a papà Michael durante la sua epopea iridata, come Jean Todt, Ross Brawn, Felipe Massa o Gerhard Berger, che ha raccontato: "Gli assomiglia e cammina come lui, ma soprattutto ha i suoi geni da corsa. Continuando così, arriverà in F1".

Non subito, però: la scelta, che riteniamo saggia e probabilmente frutto di ottimi consigli, si direbbe quella di continuare la gavetta affrontando la Formula 2. "Preferisco muovermi gradualmente, conta sempre prendere la decisione giusta. Stiamo parlando con alcune scuderie", ha spiegato Mick. Qualora lo volesse, Ferrari e Mercedes gli hanno aperto le porte delle rispettive filiere. Di sicuro, da qualche tempo è venuta fuori una consapevolezza: Mick Schumacher ha le carte in regola per diventare un grande pilota. Al di là di qualsiasi scomodo confronto con un padre che sarebbe semplicemente orgoglioso di lui, ma che purtroppo non ha potuto seguire da vicino il compimento di una vera impresa.

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