7 Feb [13:38]
Intervista a Giovinazzi
"Pronto al passo successivo"
Jacopo Rubino
Antonio Giovinazzi al via della GP2 Series. Quello che sembrava uno scenario poco plausibile, si è trasformato in una piacevole sorpresa. Il giusto riconoscimento per uno dei piloti che nel 2015 ha fornito maggior lustro all'automobilismo tricolore, diventando vicecampione nel FIA F3 e vincendo il Masters di Zandvoort. Il 22enne pugliese ha scelto di intraprendere la sfida della categoria cadetta con la Prema, formando un binomio totalmente inedito sulla griglia. Alla vigilia della stagione, Giovinazzi ha fatto il punto con Italiaracing.
Questo per te è un inverno un po' diverso dai precedenti: ti aspetta l'impegno in GP2. Come stai vivendo questa fase?
"Proprio pochi giorni fa ho fatto visita alla Prema per cominciare a conoscere la squadra, dagli ingegneri ai meccanici. E poi ovviamente mi sto preparando dal punto di vista fisico, facendo tantissimi chilometri in bicicletta ed esercitandomi in palestra in vista dei test che inizieranno il 9 marzo".
Nei mesi scorsi senza dubbio la GP2 non rientrava fra i tuoi programmi, la tua priorità era probabilmente entrare nel DTM con Audi. Hai anche disputato il weekend in Russia con esito positivo. Poi cosa è successo?
"Sì, il mio obiettivo a fine 2015 era entrare nel DTM con Audi, ma purtroppo per una serie di ragioni non si è potuto concretizzare. A dicembre ho partecipato così alle prove in GP2 ad Abu Dhabi: da qui, insieme al mio manager e al mio sponsor indonesiano, abbiamo lavorato bene riuscendo a ottenere un posto in questa categoria".
Pensi comunque che le porte dell'Audi possano restare aperte per un'eventuale chance futura?
"Quello che mi auguro è che il collegamento con loro possa rimanere sempre attivo. Come detto prima, sfortunatamente per il 2016 non si è potuto fare nulla, ma magari ci saranno delle speranze per il 2017".
Nel frattempo in queste settimane ti sei misurato con una LMP2 nell'Asian Le Mans Series. Due gare disputate, a Buriram e Sepang, e due vittorie...
"Era qualcosa che insieme al mio sponsor avevamo in programma già dallo scorso anno. Correre nei prototipi è stato un modo per tenersi in forma, senza restare fermi troppo a lungo, ed è stato molto utile anche per scoprire un'altro tipologia di vettura. Lo stile di guida nell'endurance è diverso, in più ci sono le strategie e il cambio pilota. L'impegno sicuramente mi è servito, e arricchisce il mio bagaglio di esperienza".
Vieni da tre anni complessivi in Formula 3, lo scorso anno sei stato vicecampione nell'Europeo. Cosa porterai con te da questa parentesi?
"GP2 a parte, credo che oggi la F3 sia la categoria addestrativa più importante. I team sono già molto professionali, ho imparato tantissimo insieme a Carlin nelle ultime due stagioni. È stata una scuola davvero fondamentale, sia dal punto di vista sportivo che da quello personale. Penso di essere pronto ad affrontare il passo successivo".
E parlando di 2015, nel FIA F3 sei stato il principale antagonista della Prema...
"Dopo aver battagliato spesso in pista, essere ora in Prema per è un privilegio. È una delle squadre più prestigiose e più competitive in circolazione, ovviamente senza nulla togliere a Carlin. Per entrambi sarà una nuova avventura, a conti fatti sarà anche la mia prima volta in una scuderia italiana... vediamo come mi troverò".
Il tuo compagno di box sarà Pierre Gasly, un pilota piuttosto veloce che avrà già una stagione alle spalle in GP2.
"Avere al fianco uno come lui per me non può che essere di aiuto. Cercherò di imparare il più possibile standogli vicino, meglio ancora se poi dovessi riuscire a stargli davanti. Non sarà facile, voglio semplicemente dare tutto me stesso per vivere una annata positiva".
Per la prima volta, invece, sarai sulla stessa griglia di partenza del tuo amico Sean Gelael, senza però essere essere nella stessa squadra.
"In fondo già lo scorso anno eravamo divisi: io in Formula 3, lui in World Series. Secondo me, in ogni caso, non ci sarà mai una vera e propria rivalità con Sean. Abbiamo iniziato insieme dal 2012, fra di noi c'è una forte amicizia. Anche in pista potremo collaborare, lui ha già disputato tre weekend in GP2 e potrà darmi magari qualche indicazione per crescere più in fretta".
Quale obiettivo hai fissato per quest'anno quindi?
"Semplicemente dare il 100 per cento, non commettere errori e apprendere tutto ciò che posso dal mio compagno, dai tecnici e da tutto il team. Alla fine trarremo le conclusioni: un altro 2015 sarebbe perfetto, ci proviamo".
In un periodo complicato per i nostri piloti, sei comunque riuscito ad arrivare in GP2. Insieme a Marciello sei uno dei due italiani confermati. Che effetto ti fa?
"Ovunque io abbia corso, ho sempre mostrato con piacere la mia nazionalità. La bandiera italiana è un onore. Non posso però dimenticare di dire grazie al mio sponsor indonesiano, perché altrimenti non sarei mai potuto arrivare a questo livello".