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29 Ago [21:22]

La F1 accende Milano,
"in pista" Ferrari e Sauber

Da Milano - Jacopo Rubino

Si può dire che il lungo weekend del Gran Premio d'Italia, questa volta, sia iniziato di mercoledì. Da Milano: l'F1 Milan Festival è stato uno splendido assaggio di quella che sarà l'appuntamneto sul circuito di Monza. E i tifosi hanno risposto alla grande, con ampia affluenza (circa 50 mila spettatori) nella suggestiva area della Darsena allestita per l'occasione. Il momento clou, ovviamente, è coinciso con l'esibizione dei piloti Ferrari e Sauber sul piccolo circuito da un chilometro e mezzo ricavato lungo Viale D'Annunzio.

Gli appassionati che hanno circondato il percorso, pronti a immortalare il passaggio delle vetture tra i palazzi, hanno avuto modo di godere sia del rombo delle nuove power unit che dei sempre apprezzati V8. La scuderia di Maranello, infatti, ha avuto da Liberty Media il via libera per utilizzare la SF71-H di quest'anno, inconfondibile vista la presenza dell'Halo. Il team svizzero, invece, ha portato la vecchia C32 del 2013, ma dipinta nell'attuale livrea Alfa Romeo. Che, bisogna ricordarlo, è stata fondata proprio a Milano nel lontano 1910.

Ad aprire le danze è stato Kimi Raikkonen, poi è toccato a Marcus Ericsson e a Sebastian Vettel. Il primo run del tedesco, vincitore a Spa, è stato caratterizzato da un inconveniente: andando lungo in un tornantino, ha toccato con l'ala anteriore sul lato destro. "Avevo il volante di Kimi, ho sbagliato", ha poi spiegato ammettendo l'errore. Questione di automatismi. Ma sostituito il musetto, Seb è riuscito a tornare in azione per prendersi un ultimo abbraccio del pubblico. A chiudere uno scatenato Charles Leclerc, che ha ereditato i comandi della Sauber dal compagno di squadra Ericsson.

L'esibizione delle F1 era stata anticipata da quella di Giancarlo Fisichella con la Ferrari FXX K, del reparto Corse Clienti, e dalla Mercedes safety-car di Bernd Maylander. Senza dimenticare una ricca parata di auto d'epoca. In precedenza, sul palco, erano saliti Pierre Gasly e Brendon Hartley della Toro Rosso: anche per la compagine faentina si tratta dell'appuntamento di casa, era giusto onorarlo. In grande forma pure il team principal del Cavallino, Maurizio Arrivabene, che sulla sfida iridata con la Mercedes ha incitato i suoi uomini: "Teniamoli sotto pressione".



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