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13 Mar [11:45]

La F1 dopo lo stop di Melbourne:
da Baku il via alla stagione 2020?

Jacopo Rubino - XPB Images

Dopo la cancellazione della gara di Melbourne, frutto di una gestione comunque disastrosa, come cambierà la stagione 2020 di Formula 1 a causa dell'emergenza Coronavirus? Nel prossimo weekend si dovrebbe correre in Bahrain, a porte chiuse, ma il condizionale adesso è d'obbligo: molti gli ostacoli organizzativi e logistici, per le squadre. Su tutte la McLaren, che ha confermato di avere 14 persone in quarantena in aggiunta al caso di contagio confermato ieri. Quello che di fatto ha innescato il caos. "Al ritorno nel Regno Unito, nessun membro del team ritornerà nella sede per 14 giorni, come misura precauzionale", ha inoltre specificato la compagine di Woking.

Il capo del Circus, Chase Carey, nella conferenza stampa tenuta all'Albert Park dopo il suo arrivo dal Vietnam non ha preso una posizione definitiva sull'evento in Bahrain. E nonostante tutte le questioni contrattuali da gestire è un fatto che appare un po' surreale, a meno che non si voglia arrivare di nuovo allo snervante stallo vissuto in Australia. Dove tre formazioni, Red Bull, AlphaTauri e Racing Point, erano intenzionate fino alla fine per scendere in pista, pur senza spettatori come aveva ordinato il governo dello stato di Victoria.

"Nei prossimi giorni valuteremo per gli eventi successivi. È abbastanza difficile fare previsioni, la situazione è fluida, come dicono tutti. Due giorni fa era diversa, così come era ulteriormente diversa quattro giorni fa", ha affermato il manager americano, ribadendo che la decisione presa è stata quella giusta. Ad essere contestate a Liberty Media, però, sono le tempistiche e le modalità.

Guardando avanti, le indiscrezioni parlano ormai di un campionato che partirebbe addirittura con la tappa di Baku del 7 giugno, rinunciando pure a Zandvoort, Barcellona e Montecarlo fissate nel mese di maggio. Nel Principato sono appena iniziati i lavori di allestimento del tracciato cittadino, ma i promoter hanno confermato di osservare il quadro globale. Il Gran Premio monegasco storicamente non paga per essere nel Mondiale, una cancellazione provocherebbe perdite meno gravi rispetto ad altri round. La Spagna è in una posizione forse debole, disponendo di un contratto annuale.

Il round olandese, di ritorno dopo 35 anni, verrebbe invece ricollocato ad agosto, sfruttando quella che dovrebbe essere la canonica pausa estiva. In un complicato gioco di incastri, si giungerebbe al finale di Abu Dhabi rinviato a metà dicembre. È tutto molto delicato, alcune team potrebbero soffrire parecchio dalle perdite dei mancati introiti dei GP, come ricorda il responsabile sportivo Ross Brawn.
RS Racing