Jacopo RubinoDopo aver ospitato i finali delle prime due edizioni, 2014-2015 e 2015-2016, la Formula E tornerà a correre a Londra il prossimo anno: lo farà su un circuito da 2,4 chilometri allestito proprio in riva al fiume Tamigi, nella zona del Royal Victor Dock. La vera particolarità è la configurazione parzialmente indoor del percorso, a cominciare dal rettilineo d'arrivo che passerà all'intero del complesso fieristico ExCeL, già sede degli incontri di alcune discipline durante le Olimpiadi del 2012.
Anche nella Season 6 la capitale britannica sarà l'ultima tappa in calendario, nel weekend del 25 e 26 luglio 2020, con l'evento sempre strutturato su doppia manche.
"Sono entusiasta di riportare la Formula E nel Regno Unito", ha sottolineato il patron della serie elettrica Alejandro Agag. In effetti, pur di riavere un round Oltremanica, in precedenza erano stati fatti tentativi anche in altre città, a cominciare da Birmingham. Ma l'appeal londinese è indubbiamente superiore: "Ogni campionato vorrebbe avere un evento a Londra, siamo contenti di aver trovato una nuova sede".
Il tracciato precedente si articolava invece nel parco di Battersea, vecchio centro industriale trasformato in area verde e residenziale, ma la sua storia si rivelò piuttosto travagliata. Da un lato per il fondo molto sconnesso, che nel 2015 causò la rottura di una sospensione a Jerome D'Ambrosio (allora alfiere Dragon), e per la carreggiata stretta che rendeva troppo complicati i sorpassi. Dall'altro, i comitati locali protestarono per i disagi causati e per le spese necessarie all'organizzazione, riuscendo nel proprio intento.
Questa volta la strada sembra più in discesa, e Agag ricorda: "Per Londra è un forte messaggio per combattere l'inquinamento atmosferico, promuovendo tecnologie pulite e la mobilità sostenibile".