20 Feb [18:06]
L’anno della svolta per Renault
Antonio Caruccio
Con la presentazione della nuova vettura per la stagione 2018, che in realtà non ha mostrato nulla se non un rendering della monoposto che dal prossimo lunedì 26 febbraio girerà a Barcellona, c’è un cauto ottimismo nell’aria. I francesi sanno di avere finalmente raggiunto l’affidabilità che, tre stagioni fa, aveva rischiato di mandare all’aria un progetto pluriennale, quando accusati pubblicamente da Red Bull per i problemi alla power-unit, i transalpini si videro costretti a rilevare il pacchetto Lotus e tornare in Formula ufficialmente. Da allora si è dovuta ricostruire una intera struttura, sotto la responsabilità di Jérôme Stoll, presidente, e Cyril Abiteboul, Managing director.
Dopo due anni di fatica e delusioni, nel finale del 2017 si è arrivati a trovare una base ottimale dal punto di vista dei piloti. Appiedato Palmer, che aveva deluso le aspettative, al fianco di un apprezzato quanto difficilmente incisivo Nico Hulkenberg, è stato chiamato Carlos Sainz. Entrambi si stimoleranno a vicenda, e sanno che proprio il 2018 è l’anno in cui potrebbero ottenere il primo podio in Formula 1. Clamorosamente a secco il tedesco, per anni surclassato anche da Sergio Perez in Force India, Sainz sfiorò l’impresa con la Toro Rosso, e sicuramente sarà un ottimo termine di paragone per tenere alta la competizione interna.
“Sappiamo quello che vogliamo” dice Nico “ma questo è uno sport competitivo, e le altre squadre ci staranno col fiato sul collo. Dobbiamo vedere alla fine delle prove invernali dove sarà realmente la nostra vettura e dove saranno gli altri, per valutare i progressi fatti dall’anno scorso”.
”L’obiettivo è quello di fare un passo in avanti” continua Carlos “Renault è come una grande famiglia per me, dove c’è stato grandissimo lavoro, è stata rinnovata la sede e sono stati fatti degli investimenti molto importanti. Sono arrivato in corsa nel 2017, ma questo mi permette di arrivare ai test della prossima settimana conoscendo i miei tecnici, sicuramente è un vantaggio”.
Raggiunta l’affidabilità al banco, il progetto di Remi Taffin appoggiato dai disegni del direttore tecnico Nick Chester, vuole ambire al quarto posto nel mondiale, dopo il sesto del 2017, in netto progresso dal 9° di due anni fa. Non sarà facile, perché bisognerà contrastare il ritorno di McLaren, una costante Force India ed una Williams decisamente agguerrita.
Offre un segno di continuità la conferma, ed anzi promozione a ruolo di terzo pilota in seno al Renault Sport Academy, di Jack Aitken. Quest’anno impegnato nella F2 con il team ART, dopo aver conquistato coi francesi il titolo di vicecampione in GP3, nel 2015 si aggiudicò entrambi i titoli di Formula Renault 2.0 Eurocup ed ALPS. Sorprende, a dispetto della formazione e della competitività dimostrata negli anni, l’ingaggio di Artem Markelov. La Russia tuttavia, con l’approdo di Sergey Sirotkin in Williams dopo l’appiedamento di Daniil Kvyat da Red Bull, ripescato poi da Ferrari, continua a cercare una posizione importante nel Circus, ed in questa ottica il ventitreenne moscovita è il più promettente in circolazione.