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12 Giu [9:06]

Le Mans - Dopo 18 ore
Treluyer scatenato, Sarrazin penalizzato

Applausi a scena aperta per i piloti in pista che stanno offrendo uno spettacolo davvero incredibile. Tre piloti racchiusi in 2 secondi a giocarsi la vittoria in Formula 1 sarebbero una rarità, sulla pista della Sarthe dopo oltre 240 giri pare ormai la normalità con Benoit Treluyer (nella foto) che si sta difendendo con manovre pazzesche dalle due Peugeot che lo stanno stringendo come in una morsa. Il massimo, il pilota francese dell'Audi, lo ha compiuto al Virage du Karting quando è riuscito a superare Pagenaud, sorpassando in un solo colpo la Peugeot n. 9 e un doppiato passando per la via di fuga.
Sorrisi e applausi ai box Audi con il dr. Ullrich e Andre Lotterer in prima fila, tra l'altro sollevati per le rassicuranti notizie in arrivo dall'ospedale che hanno scongiurato qualsiasi tipo di problema sia per Allan McNish sia per Mike Rockenfeller.
Addirittura alle 8:44 le due auto di testa hanno compiuto il loro pit stop contemporaneamente marcandosi strettissime. Di questo passo potrebbe diventare l'arrivo più serrato della storia della 24 Ore.
E per mettere ulteriore pepe alla sfida alle 8:52 la direzione gara comunica uno stop-and-go di 1 minuto alla Peugeot n.8 di Sarrazin per un errore dei meccanici che in fase di rifornimento non erano vestiti di tutte le protezioni. Furioso Olivier Quesnel.
Stabilizzate, invece, le posizioni di tutte le altre categorie con la Zytek-Nissan n. 41 prima della LMP2, la Ferrari 458 Af Corse prima in GTEPro e la Corvette n. 50 leader in GTEAm.
Nella top ten si muove in avanti la Peugeot 908 Oreca che guadagna una posizione ai danni della Lola Rebellion, mentre la barchetta Pescarolo ha trascorso diversi minuti dentro il proprio stand, probabilmente per risolvere problemi di elettronica.

I top in gara

1 - Lotterer-Fassler-Treluyer (Audi R18) - Audi – 255 giri
1 - Bourdais-Lamy-Pagenaud (Peugeot 908) - Peugeot – 12"692
2 - Gené-Wurz-Davidson (Peugeot 908) - Peugeot – 27"300
4 - Montagny-Sarrazin-Minassian (Peugeot 908) - Peugeot – 2 giri
5 - Collard-Tinseau-Jousse (Pescarolo-Judd) - Pescarolo – 10 giri
6 - Panis-Lapierre-Duval (Peugeot 908) - Oreca – 11 giri
7 - Jani-Prost-Bleekemolen (Lola-Toyota) - Rebellion – 11 giri.
8 - Martin-Leinders-Ickx (Lola Aston Martin) - Kronos – 15 giri
9 - Ojjeh-Kimber Smith-Lombard (Zytek-Nissan) - Greaves – 18 giri
10 - Ayari-Mailleux-Ordonez (Oreca-Nissan) - Signatech – 22 giri

I ritirati
Kristensen-McNish-Capello (Audi R18)
Mucke-Turner-Klien (Aston Martin Amr-One)
Primat-Meyrick-Fernandez (Aston Martin Amr-One)
Amaral-Pla-Hughes (Zytek)
Hancock-Dolan-Buncombe (Aston Martin Vantage)
Moreau-Ragues-Monteiro (Pescarolo-Judd)
Wills-Lynn (Ferrari F430)
Zacchia-Lammers-Elgaard (Oreca Swiss Hybrid)
Rockenfeller-Bernhard-Dumas (Audi R18)
Nicolet-Hein-Yvon (Pescarolo-Judd)
Krohn-Jonsson-Rugolo (Ferrari F430).
Slingerland-Rich-Poulsen (Lotus Evora)
Beltoise-Thiriet-Jakubowski (Ferrari F458)
Farnbacher-Simonsen-Keen (Ferrari F430)
Perez Companc-Russo-Kaffer (Lola-Judd BMW)
Leventis-Watts-Kane (HPD ARX-01D)
Belicchi-Boullion-Smith (Lola-Toyota)
Premat-Hallyday-Kraihamer (Oreca-Nissan)
Tandy-Al Faisal-Miller (Porsche 997)
Gavin-Magnussen-Westbrook (Corvette C6 ZR1)
Felbermayr-Felbermayr-Ried (Porsche 997)