8 Set [16:00]
L'intervista - Esteban Ocon
"La Renault è un sogno..."
Diciamolo pure: quando si ha quel qualche cosa in più, evidenziato costantemente nelle categorie affrontate fin dai primi passi come la F.Renault, la F.3, la ex WSR 3.5, la GP2 e la GP3, difficilmente un pilota non riesce a raggiungere i Gran Premi di F.1 per merito, a giocarsi almeno una opportunità. Se non ce la fa, spesso è per scelte errate, pessimo management, a volte per pura ingiustizia come capitato negli ultimi anni a talenti puri come Adam Carroll, Robin Frijns ed Antonio Felix Da Costa.
L'arrivo in F.1 di Esteban Ocon era soltanto questione di mesi. Sconfitto Max Verstappen nel campionato di F.3, il francese cresciuto nell'orbita Lotus Gravity, dal 2015 è passato sotto l'ombrello Mercedes e tenuto in gran considerazione da Renault. Vinta la GP3, ecco che a stagione ormai inoltrata, mentre era impegnato nel DTM, ha avuto la chance di entrare in F.1 con la Manor debuttando a Spa.
"Diciamo che la F.1 è arrivata prima del previsto. Inutile dire che sono super contento di come è andata. Stavo lavorando per la prossima stagione, continuando a fare sessioni di prove per la Renault, costruendo un buon rapporto con il team con la speranza di poter divenire loro pilota nel 2017. Ma ora avrò il vantaggio di non essere un rookie assoluto il prossimo anno, nel caso abbia la possibilità di correre per Renault, con nove gare disputate, e questo è un bene".
Questo "anticipo" ricorda quanto fatto dalla Red Bull con Daniel Ricciardo nel 2011 quando gli fu permesso di debuttare a metà stagione con la HRT affiancando tale programma alla World Series Renault. Dalle parole di Ocon sembra molto alta la convinzione di poter fare parte nel 2017 del team diretto da Frederic Vasseur: "Sì, l'obiettivo è quello, o meglio, la speranza è quella. Non so cosa accadrà, ma questo è compito del mio management, io mi concentro sulla guida".
Le aspettative su Ocon sono molto alte. Vasseur e anche Bob Fernley della Force India, team per il quale Esteban svolse dei test, si sono espressi con parole pesantemente positive su di lui: "Sì tutti si aspettano grandi cose da me, ma devo dire che chi mette maggior pressione su di me sono... io. Voglio sempre fare bene, voglio essere sempre al massimo e far felice il mio team".
Vasseur ha detto che Ocon è uno dei cinque giovani che un domani saranno grandi in F.1. Il francese non ha dubbi a citare almeno due nomi: "Sicuramente Verstappen e Vandoorne".
Ocon non si fa poi troppi problemi nell'avere come compagno di squadra in Manor un pilota come Wehrlein, protetto Mercedes come lui: "No, non sono per niente preoccupato. Il mio compito è quello di imparare. Mercedes e Renault avevano un interesse comune per mettermi in Manor, per prepararmi per il futuro, per darmi una buona scuola. Sono qui con questa prospettiva. Di sicuro ci sarà concorrenza tra Pascal e me, ma questo è il motivo per cui questo è la F.1 e non un asilo. Ma detto questo, non vi è alcuna pressione supplementare su di me".
Ocon sembra molto sicuro di non avere problemi nel trovare un sedile in F.1 per il 2017: "Sono certo che quando mostrerò di poter fare buone cose, potrò avere un futuro in F.1. Ma certamente, dovrò meritarmelo".
E Renault è nel mirino, pilota francese, team francese... "Certamente. Renault ha vinto mondiali nel passato ed io ho lavorato con loro fin dall'inizio. Così sì, sarebbe un sogno che diventa realtà, ma prima di tutto devo fare un buon lavoro questa stagione".
Il boom di Verstappen ha portato i team a guardare con maggiore interesse ai giovani: "Non la penso così perché i team di F.1 hanno sempre osservato con attenzione quello che accade nelle formule minori, sanno chi sono i migliori. Certo, non potrai mai sapere come un pilota cresce nel corso del tempo in F.1, ma in generale non ci sono mai state cattive sorprese e gli esempi sono Hamilton e Rosberg, Vettel e Ricciardo... la lista potrebbe proseguire a lungo".