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21 Lug [19:58]

Londra – Gara 2
Wehrlein campione, disfatta Jaguar

Michele Montesano

Non poteva esserci finale più avvincente. La decima stagione di Formula E si è decisa negli ultimi giri del secondo E-Prix di Londra. Pascal Wehrlein, secondo al traguardo, è il nuovo campione del mondo della serie Full Electric. Il pilota della Porsche ha battuto i due piloti Jaguar che, complice una gestione da parte del muretto box farraginosa, hanno fatto di tutto per perdere un titolo ampiamente alla loro portata. A conquistare l’ultima gara della stagione è stato l’alfiere Nissan Oliver Rowland.

Le Jaguar hanno iniziato a imprimere il loro ritmo fin dall’avvio dell’E-Prix. Allo spegnimento dei semafori, Mitch Evans ha subito sorpassato la Maserati di Max Günther installandosi in seconda pozione alle spalle del poleman Nick Cassidy. I due neozelandesi hanno quindi cercato di prendere il largo ma il contatto tra Edoardo Mortara e il campione uscente Jake Dennis, nel corso del secondo giro, ha costretto l’intervento della safety car.

I piloti Jaguar hanno mantenuto saldamente il comando delle operazioni anche nella ripartenza, avvenuta al quinto passaggio. Nel mentre Wehrlein ha rotto gli indugi sorpassando Günther per acciuffare la terza piazza. Il tempismo del tedesco della Porsche è stato perfetto perché, nel giro seguente, il contato tra il pilota Maserati Jehan Daruvala e il portacolori McLaren Sam Bird ha costretto la direzione gara a richiamare il secondo intervento della vettura di sicurezza.

Riprese le ostilità, al decimo passaggio, Cassidy è stato il primo del terzetto di testa a prendere l’Attack Mode. Protetto dal compagno di squadra Evans, il neozelandese è così riuscito a mantenere la prima pozione. Tre giri più tardi, in occasione della seconda attivazione della potenza extra da parte di Cassidy, Evans non è stato così magnanimo sfilando il suo team-mate che è così scivolato in terza posizione anche alle spalle di Wehrlein.

Salito al comando, Evans anziché creare uno strappo nei confronti degli inseguitori si è subito messo sulla difensiva. Pur di risparmiare energia, il neozelandese ha alzato notevolmente il ritmo permettendo agli altri piloti di rifarsi sotto al terzetto di testa. Wehrlein ha provato il sorpasso, ma Evans ha chiuso la porta in maniera rude ricevendo anche la bandiera bianco-nera per la manovra oltre le righe. Si è assistito, così, a una vera e propria guerra di nervi. Incapaci di fare una mossa, per il timore di perdere posizioni, i due piloti di testa hanno preferito non azionare neppure uno dei due Attack Mode previsti dal regolamento.

La situazione è rimasta invariata fino al ventottesimo giro, quando l’incolpevole Cassidy è stato tamponato da Antonio Felix da Costa. Nel contatto il pilota Jaguar ha subito la foratura della posteriore destra, come se non bastasse il neozelandese è poi stato centrato anche da Günther chiudendo mestamente l’E-Prix ai box. I detriti disseminati in pista hanno chiamato in causa, per la terza volta, la safety car vanificando il passaggio sull’Activation Zone da parte di Evans e Wehrlein.

La gara è ripresa al trentunesimo giro e questa volta i due piloti di testa hanno attivato immediatamente l’Attack Mode. L’esito del mondiale si è deciso al trentatreesimo passaggio. Mentre Wehrlein ha azionato il suo secondo boost di potenza, Evans ha mancato il passaggio. Costretto ad attivarlo nel giro successivo, il neozelandese è, di conseguenza, scivolato al terzo posto. Con il titolo in pugno, Wehrlein si è accodato a Rowland che, complice un’ottima strategia, era riuscito in precedenza a conquistare il primo posto. La gioia nel box Porsche è esplosa al termine del trentasettesimo giro quando Wehrlein ha tagliato il traguardo da campione del mondo.

Nulla da fare per Jaguar che, già nel corso della stagione, non è riuscita a gestire al meglio i suoi piloti. La squadra inglese ha preferito lasciare i suoi portacolori liberi di lottare e alla fine ne ha pagato le conseguenze. Alle spalle di un deluso Evans ha chiuso Sebastien Buemi. Quinto posto per la Porsche di da Costa che ha preceduto la DS Penske di Jean-Eric Vergne. Alla sua ultima gara con i colori Cupra ABT, Nico Müller ha acciuffato la settima piazza davanti all’alfiere dell’Envision Racing Robin Frijns. A completare la zona punti i due ex campioni di Formula E Stoffel Vandoorne e Lucas di Grassi.

Domenica 21 luglio 2024, gara 2

1 - Oliver Rowland (Nissan) - Nissan - 37 giri
2 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 1"055
3 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 3"789
4 - Sébastien Buemi (Jaguar) - Envision - 4"004
5 - Antonio Felix da Costa (Porsche) - Porsche - 4"362
6 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Penske - 4"805
7 - Nico Müller (Mahindra) - Cupra Abt - 5"202
8 - Robin Frijns (Jaguar) - Envision - 5"582
9 - Stoffel Vandoorne (DS) - DS Penske - 6"104
10 - Lucas di Grassi (Mahindra) - Cupra Abt - 6"667
11 - Jake Hughes (Nissan) - McLaren - 7"107
12 - Sergio Sette Camara (ERT) - ERT - 7"579
13 - Norman Nato (Porsche) - Andretti - 8"076
14 - Dan Ticktum (ERT) - ERT - 9"478
15 - Sacha Fenestraz (Nissan) - Nissan - 19"185
16 - Nyck De Vries (Mahindra) - Mahindra - 43"480

Giro più veloce: Jake Hughes 1'11"331

Ritirati
Nick Cassidy (Jaguar) - Jaguar
Maximilian Günther (DS Maserati) - Maserati
Jehan Daruvala (DS Maserati) - Maserati
Sam Bird (Nissan) - McLaren
Edoardo Mortara (Mahindra) - Mahindra
Jake Dennis (Porsche) - Andretti

Il campionato piloti
1.Wehrlein 199 punti; 2.Evans 195; 3.Cassidy 173; 4.Rowland 156; 5.da Costa 144; 6.Vergne 137; 7.Dennis 122; 8.Günther 73; 9.Frijns 64; 10.Vandoorne 59.