30 Nov [20:23]
Losail - Qualifica
Verstappen stravolge il copione
Davide Attanasio - XPB Images
La si potrebbe chiamare "Formula feritoia", quella che prende il nome di Formula 1 dal 1950 a oggi, ininterrottamente da più di sette decadi. Perché tutto si svolge tra quelle finestrelle di centesimi e millesimi, e se ti riesci a inserire, ad incunearti, in uno sport che si gioca sul concetto di tempo, allora sei sicuramente dalla parte giusta - o perlomeno nella porta principale - della narrazione.
E, come spesso accade, il primo a varcare il confine è stato Max Verstappen (Red Bull-Honda), che tra ieri e nel corso della Sprint sembrava vagabondare per la pista senza una meta. Una vettura, la RB20, che con ogni probabilità non si fregerà della palma di campione del mondo costruttori, ma che con l'aiuto indispensabile del suo pilota di punta e di una squadra di ingegneri di primo livello è stata in grado di portarsi davanti a tutti, e in qualifica - come sottolineato da Christian Horner - non accadeva da un bel po': Gran Premio dell'Austria 2024.
Basti pensare che nell'ultima manche si è rivisto anche il nome (e il cognome) di Sergio Perez, che non approdava all'ultima fermata dal Gran Premio degli Stati Uniti, ma quello del Texas, ad Austin; anche in quel caso fu nono posto. Questa volta i millesimi hanno sorriso al nativo di Guadalajara, ma i quasi nove decimi patiti dal crono da primato del team-mate risuonano fragorosi.
Sono tre prime file consecutive per George Russell (Mercedes): ormai è diventata una piacevole abitudine, quella di vedere il numero sessantatré delle Frecce d'Argento ai vertici della classifica. Verstappen, con cui ha anche avuto uno screzio (niente di clamoroso), lo ha beffato per meno di mezzo decimo. Più attardato, invece, il compagno Lewis Hamilton, per la precisione di mezzo secondo, vale a dire più o meno il distacco visto nel corso di tutta la qualifica. Non è una novità, specialmente in questa stagione, e i palesi gesti di disappunto da parte del fuoriclasse di Stevenage ogni qualvolta terminava un tentativo valgono più di mille parole.
Davanti a Hamilton, sesto, si è inserito Charles Leclerc (Ferrari), che suo malgrado è stato preceduto da entrambe le McLaren-Mercedes, con Lando Norris di poco davanti a Oscar Piastri. Inutile dire che, per i papaia, non tutto è andato come previsto, ma non c'è nemmeno da disperare: finisse così domani, per la squadra di Zak Brown e Andrea Stella il traguardo costruttori sarebbe davvero a un centimetro di distanza. Da parte della Ferrari ci si poteva attendere qualcosa di più, ma si sapeva che sarebbe stata complicata. I progressi ci sono, ma su questo genere di circuito c'è ancora della strada da fare.
Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes), dall'alto dei suoi quarantatré anni, ha regalato l'ennesima lezione di guida, piazzando un Aston Martin più "pimpante" del solito in una notevole ottava posizione. Non si può dire lo stesso di Lance Stroll, solo quindicesimo e con il fiatone dal momento in cui il compagno ha alzato l'asticella. E poi Kevin Magnussen (Haas-Ferrari): se non c'è Nico Hulkenberg - sorprendentemente out nel Q1 - c'è lui: la versione offerta dal danese nell'ultimo scampolo di stagione è stata decisamente più convincente dell'ultimo anno e mezzo, peccato che Oliver Bearman gli abbia già preso il posto da Silverstone.
Menzione d'onore per le due Sauber-Ferrari, che per la prima volta dal 2023 hanno raggiunto la seconda manche con entrambe le vetture. Gli aggiornamenti funzionano, e anche Guan Yu Zhou ne sta beneficiando. Il suo dodicesimo crono ne è la testimonianza più tangibile. Bene anche Valtteri Bottas, appena alle spalle del cinese, con entrambe le C44 accomodatesi dietro all'Alpine-Renault di Pierre Gasly, ancora una volta molto più competitivo di Esteban Ocon, addirittura ultimo.
Sessione difficoltosa per le due Racing Bulls-Honda, con Yuki Tsunoda vincitore nel confronto con Liam Lawson, e per le due Williams-Mercedes: sia Alexander Albon che Franco Colapinto - quest'ultimo con una macchina non interamente aggiornata per la carenza di pezzi dopo i numerosi incidenti degli ultimi tempi - non sono riusciti a oltrepassare la tagliola del Q1.
Sabato 30 novembre 2024, qualifica
1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'20"520 - Q3
2 - George Russell (Mercedes) - 1'20"575 - Q3
3 - Lando Norris (McLaren-Mercedes) - 1'20"772 - Q3
4 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'20"829 - Q3
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 1'20"852 - Q3
6 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'21"011 - Q3
7 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'21"041 - Q3
8 - Fernando Alonso (Aston Martin-Mercedes) - 1'21"251 - Q3
9 - Sergio Perez (Red Bull-Honda) - 1'21"425 - Q3
10 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'21"500 - Q3
11 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'21"437 - Q2
12 - Guan Yu Zhou (Sauber-Ferrari) - 1'21"501 - Q2
13 - Valtteri Bottas (Sauber-Ferrari) - 1'21"731 - Q2
14 - Yuki Tsunoda (Racing Bulls-Honda) - 1'21"771 - Q2
15 - Lance Stroll (Aston Martin-Mercedes) - 1'21"911 - Q2
16 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'22"390 - Q1
17 - Liam Lawson (Racing Bulls-Honda) - 1'22"411 - Q1
18 - Nico Hulkenberg (Haas-Ferrari) - 1'22"442 - Q1
19 - Franco Colapinto (Williams-Mercedes) - 1'22"594 - Q1
20 - Esteban Ocon (Alpine-Renault) - 1'22"714 - Q1