4 Set [15:46]
MONZA - GARA
Vittoria col brivido di Montoya
Raikkonen tradito dalla Michelin
di Massimo Costa
Una vittoria col brivido per Juan Pablo Montoya, un altro decisivo passo avanti di Fernando Alonso per la conquista del mondiale, lo stratosferico Kimi Raikkonen beffato da una gomma mentre era lanciatissimo verso il podio, Giancarlo Fisichella sul terzo gradino del podio. Questa la sintesi del GP d'Italia a Monza che ha segnato un record: tutte le venti monoposto partite hanno concluso la gara e tra l'altro in un tempo brevissimo di 74 minuti.
Montoya ha colto il secondo successo stagionale sulla pista che gli assegnò la prima vittoria in F.1 nel 2001. Il colombiano della McLaren-Mercedes non ha sbagliato la partenza e non ha commesso errori nel corso del Gran Premio, conducendo tutto solo fin dall'inizio. Ritmi elevatissimi, ma una corsa estremamente facile per lui finché a cinque giri dalla bandiera a scacchi la gomma Michelin posteriore sinistra non ha iniziato a presentare un pericoloso sfilacciamento. Pochi giri primi lo stesso problema si era verificato al compagno di team Raikkonen che era dovuto rientrare ai box per sostituire il pneumatico posteriore sinistro. Montoya ha preferito alzare leggermente il ritmo, tenersi in contatto radio col suo box dove la situazione veniva monitorizzata metro dopo metro e guardare negli specchietti se Alonso si avvicinava troppo. Gli è andata bene.
Raikkonen ha forse definitivamente perso il mondiale e ancora una volta a bloccare la sua rincorsa è stato un problema tecnico. Dopo il guaio al motore Mercedes è stata la gomma posteriore sinistra a bloccare la sua favolosa rimonta. Partito carico di carburante (e questo aumenta ancora di più il valore della sua pole), Raikkonen nelle prime fasi è rimasto bloccato dietro alla Sauber di Villeneuve. Poi si è scatenato e quando dopo il primo pit-stop si è capito della clamorosa tattica basata su un solo rifornimento, in Renault hanno iniziato a tremare. Raikkonen era lanciato all'inseguimento di Fisichella, terzo, quando si è dovuto fermare ai box per sostituire la gomma. Rabbiosamente ha ricominciato a segnare tempi velocissimi, ha raggiunto Trulli, quarto, poi ha commesso un errore alla Roggia finendo in testacoda. Non si è dato per vinto, ha nuovamente acchiappato il pilota italiano della Toyota superandolo ancora tentando un impossibile aggancio al duo Renault, ovviamente non riuscito. Ma Raikkonen è stato semplicemente immenso.
Alonso vicino al mondiale, Fisichella sul podio
Fernando Alonso dice ancora grazie alla inaffidabilità della Mercedes che non ha permesso a Raikkonen di partire dalla pole e alla Michelin, anche se il problema si è verificato solo sulle McLaren forse per un particolare assetto adottato. Alonso è stato molto prudente, all'inizio ha provato a mettere pressione a Montoya, poi si è limitato a guardarlo da lontano. Quando è stato informato del problema alla gomma del colombiano, lo spagnolo ha provato a spingere, ma alla fine si è accontentato. Anche così si vincono i mondiali. Da notare che la Renault ha preferito non portare a Monza uno sviluppo del motore, cosa che ha fatto invece la Mercedes per Raikkonen col risultato che sappiamo. Alonso è vicinissimo a diventare il pilota più giovane a vincere un mondiale. Fisichella è stato bravissimo cogliendo un bel terzo posto su una pista che non vedeva un italiano sul podio dal 1988, quando Michele Alboreto giunse secondo con la Ferrari. Tutto è filato liscio per il romano, la sua R25 non ha presentato problemi, i pit-stop sono stati perfetti e lui pure, non sbagliando mai. Per gran parte della corsa, Fisichella e Trulli hanno viaggiato in coppia. Un bel vedere. Poi la Toyota ha perso terreno progressivamente, ma Trulli ha comunque concluso a punti in quinta posizione. Subito dietro il suo compagno Ralf Schumacher. Ora alla Toyota serve quella velocità di punta che le manca per completare il definitivo salto di qualità.
Pizzonia umilia Webber, Williams e il paddock della F.1
Clamorosa la corsa di Antonio Pizzonia. La coppia Williams per il 2005, forse oggi il buon Frank se ne sarà convinto, doveva essere questa: Heidfeld-Pizzonia. Altro che Webber, anche oggi finito in mezzo al caos della prima curva e costantemente nelle retrovie. Facciamo un salto indietro di qualche mese: Williams aveva ingaggiato Webber e ne era molto fiero, umiliando il tester Pizzonia (che si dimostrò molto consistente quando dovette sostituire Ralf Schumacher nel 2004) in un assurdo confronto con Heidfeld. Solo a pochi minuti dalla presentazione ufficiale della nuova monoposto, Williams svelò chi avrebbe affiancato Webber. Un comportamento assurdo per una scelta assurda perché i piloti ufficiali avrebbero dovuto essere proprio Heidfeld e Pizzonia.
Il brasiliano non guidava più questa monoposto da un paio di mesi essendosi concentrato sullo sviluppo del V8 Bmw. Ed era anche parecchio sfiduciato per quella scelta di fine inverno. Ebbene, in gara a Monza ha concluso settimo portando due punti al team. Un segnale non solo per Williams ma per tutto l'ambiente che non lo ha minimamente preso in considerazione per il 2006.
Deludenti le Bar-Honda che in qualifica avevano ottenuto la seconda fila, ma non hanno tenuto un ritmo da podio in gara. Sato ha anche dovuto fare un pit-stop in più perché il primo non era riuscito.
Ferrari fuori dalla zona punti
La Ferrari non ha preso punti. Ross Brawn ha toppato in pieno visto che aveva previsto il podio. Come al solito ci si è affrettati a dare tutta la colpa alla Bridgestone su un circuito dove conta solo la velocità, quindi l'aerodinamica e il motore. Barrichello è stato sempre davanti a Schumacher finché il suo pneumatico posteriore sinistro ha perso pressione e si è dovuto fermare per cambiarlo. Schumacher ha dato il massimo come sempre, ma a fine corsa il suo sguardo emanava una tristezza incredibile: decimo, doppiato. Mi scuso con i tifosi, ha detto il campione tedesco, facendo tenerezza. Forse sarebbe stato meglio che a pronunciare questa frase fosse stato Jean Todt o Aldo Costa, progettista della fallimentare F2005, ma sempre difeso a spada tratta dall'ambiente Ferrari e da tutta la stampa italiana.
Nella foto, Juan Pablo Montoya
L'ordine di arrivo, domenica 4 settembre 2005
1 - Juan Pablo Montoya (McLaren Mp4-20-Mercedes) - in 1.14'28"659
2 - Fernando Alonso (Renault R25) - a 2"479
3 - Giancarlo Fisichella (Renault R25) - a 17"975
4 - Kimi Raikkonen (McLaren Mp4-20-Mercedes) - a 22"775
5 - Jarno Trulli (Toyota TF105) - a 33"786
6 - Ralf Schumacher (Toyota TF105) - a 43"925
7 - Antonio Pizzonia (Williams FW27-Bmw) - a 44"643
8 - Jenson Button (Bar 007-Honda) - a 1'03"635
9 - Felipe Massa (Sauber C24-Ferrari) - a 1'15"413
10 - Michael Schumacher (Ferrari F2005) - a 1'36"000
11 - Jacques Villeneuve (Sauber C24-Ferrari) - a 1 giro
12 - Rubens Barrichello (Ferrari F2005) - a 1 giro
13 - Christian Klien (Red Bull RB1-Cosworth) - a 1 giro
14 - Mark Webber (Williams FW27-Bmw) - a 1 giro
15 - David Coulthard (Red Bull RB1-Cosworth) - a 1 giro
16 - Takuma Sato (Bar 007-Honda) - a 1 giro
17 - Tiago Monteiro (Jordan EJ15B-Toyota) - a 2 giri
18 - Robert Doornbos (Minardi PS05-Cosworth) - a 2 giri
19 - Christijan Albers (Minardi PS05-Cosworth) - a 2 giri
20 - Narain Karthikeyan (Jordan EJ15-Toyota) - a 3 giri
Il campionato piloti
1.Alonso punti 103; 2.Raikkonen 76; 3.M.Schumacher 55; 4.Montoya 50; 5.Trulli 43; 6.Fisichella 41; 7.R.Schumacher 35; 8.Barrichello 31; 9.Heidfeld 28; 10.Webber e Button 24; 12.Coulthard 21; 13.Massa 8; 14.Wurz, Villeneuve e Monteiro 6; 17.Klien e Karthikeyan 5; 19.De La Rosa e Albers 4; 21.Friesacher 3; 22.Pizzonia 2; 23.Sato e Liuzzi 1.
Il campionato costruttori
1.Renault punti 144; 2.McLaren-Mercedes 136; 3.Ferrari 86; 4.Toyota 78; 5.Williams-Bmw 54; 6.Red Bull-Cosworth 27; 7.Bar-Honda 25; 8.Sauber-Ferrari 14; 9.Jordan-Toyota 11; 10.Minardi-Cosworth 7.