Michele Montesano
La gara due sul cittadino di Marrakech è stata davvero ricca di emozioni: a salire sul gradino più alto del podio è stato il campione in carica del WTCR Gabriele Tarquini.
Il Cinghio, autore di una gara regolare, si è visto regalare la leadership di gara dal suo team-mate Nicky Catsburg tradito dalla sua Hyundai; terzo posto per Yann Ehrlacher che si è difeso strenuamente dagli arrembanti Esteban Guerrieri e Mikel Azcona.
Al pronti-via, Catsburg, che partiva dalla pole, non si è fatto sorprendere da Tarquini che ha dovuto guardarsi a sua volta dagli attacchi di Vernay.
Vervisch, decimo, ha cercato di pressare Monteiro, che ha perso qualche posizione allo start, inducendolo all’errore.
Lotta per il quarto posto fra Ehrlacher, Guerrieri e Azcona; mentre ennesima gara da dimenticare per Bennani che si ritirava al terzo passaggio.
Nelle retrovie si sono sprecati i contatti con Huff che ha spinto Coronel quasi verso le barriere e solo l’esperienza dell’olandese è riuscita a scongiurare il peggio.
Tarquini, per cercare di abbassare le temperature della sua Hyundai era costretto a portare la vettura fuori dalla scia del leader, permettendo il ritorno di Vernay. Ma ecco il colpo di scena, con Il leader della gara Catsburg che per problemi ai freni è andato a impattare contro le barriere.
Immancabile l’ingresso della safety-car, nel corso dell’undicesimo giro, per facilitare la rimozione della sua Hyundai, e intanto Tarquini si è ritrovato al comando.
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A difendere i colori dell’Alfa Romeo ci ha pensato Ma Qinghua, costantemente al tredicesimo posto prima di subìre una foratura all’anteriore destra. Più indietro Ceccon, ventesimo con evidenti problemi alla Giulietta.
Al restart, al quattordicesimo passaggio, Tarquini è riuscito a mantenere un po’ di metri di vantaggio su Vernay mentre dietro non è mancato il duello per il quarto posto fra la Honda di Guerrieri e la Cupra di Azcona.
Dopo una prima fase di gara caratterizzata da una lotta intestina, gli esperti Björk e Muller hanno deciso di mantenere le posizioni, sesta e settima, in ottica campionato.
Tarquini è riuscito a tagliare il traguardo per primo infliggendo più di tre secondi al diretto avversario Vernay, terzo posto, guadagnato con i denti, per Ehrlacher.
Domenica 7 aprile 2019, gara 2
1 - Gabriele Tarquini (Hyundai) - BRC - 20 giri
2 - Jean-Karl Vernay (Audi) - WRT - 3"317
3 - Yann Ehrlacher (Lynk & co) - Cyan - 3"991
4 - Esteban Guerrieri (Honda) - Münnich - 4"514
5 - Mikel Azcona (Cupra) - PWR - 4"669
6 - Thed Björk (Lynk & co) - Cyan - 7"064
7 - Yvan Muller (Lynk & co) - Cyan - 8"197
8 - Tiago Monteiro (Honda) - KCMG - 8"496
9 - Frederic Vervish (Audi) - Comtoyou - 8"895
10 - Nestor Girolami (Honda) - Münnich - 9"439
11 - Augusto farfus (Hyundai) - BRC- 9"870
12 - Norbert Michelisz (Hyundai) - BRC - 11"109
13 - Andy Priaulx (Lynk & co) - Cyan - 12"081
14 - Tom Coronel (Cupra) - Comtoyou - 12"703
15 - Gordon Shedden (Audi) - WRT - 13"109
16 - Daniel Haglöf (Cupra) - PWR - 13"659
17 - Johan Kristoffersson (Vw) - Loeb - 14"126
18 - Niels Langeveld (Audi) - Comtoyou - 14"831
19 - Kevin Ceccon (Alfa Romeo) - Mulsanne - 15"184
20 - Attila Tassi (Honda) - KCMG - 16"358
21 - Aurélien Panis (Cupra) - Comtoyou - 16"796
22 - Rob Huff (Vw) - Loeb - 17"440
23 - Benjamin Leuchter (Vw) - Loeb - 18"209
Giro più veloce: Rob Huff 1'26"974
Ritirati Ma Qinghua
Nicky Catsburg
Mehdi Bennani
Il campionato
1.Guerrieri 43; 2.Tarquini 38; 3.Björk 36; 4.Vernay 29; 5.Girolami 24.