Massimo Costa - XPB Images2014-2015-2016-2017-2018-2019-2020. Sette titoli mondiali costruttori consecutivi è un record senza precedenti quello che ha conquistato a Imola il team Mercedes in F1. Una squadra costruita inizialmente da Ross Brawn e che con Toto Wolff ha trovato la striscia vincente dettata dall'ingresso nel Mondiale dei propulsori ibridi. Un trionfo che sembra non avere fine quello della Mercedes così come senza fine sono le vittorie che Lewis Hamilton trangugia una dopo l'altra come fossero ciliegie. Adesso sono 93 i successi conseguiti in carriera dal sei volte campione del mondo e fra due settimane, a Istanbul, il pilota inglese potrebbe mettere il proprio settimo sigillo iridato sul Mondiale. Raggiungendo così Michael Schumacher anche in questa classifica.
Hamilton a Imola è stato spaziale. Battuto al via da Max Verstappen, l'inglese della Mercedes ha mantenuto la calma e quando Valtteri Bottas, che viaggiava in prima posizione, e l'olandese si sono fermati ai box per il cambio gomme (rispettivamente al 19° e 18° giro), lui ha chiesto di proseguire per altri 10 passaggi ed ha iniziato a inanellare una serie di giri velocissimi. Chiara l'intenzione di Hamilton: viste le difficoltà di sorpasso del circuito di Imola, Lewis si giocava tutto al pit-stop. La sosta, l'ha fatta al 30° giro, approfittando anche della VSC brevemente chiamata per lo stop di Esteban Ocon, e puntualmente è rientrato in corsa davanti a Bottas. Semplicemente sensazionale.
Hamilton si è poi involato verso la bandiera a scacchi mentre il finlandese soffriva di un problema verificatosi al 2° giro, quando ha colpito un detrito che gli ha danneggiato il fondo. Nei primi giri di gara, Bottas non sembrava aver perso il ritmo per questo motivo, ma successivamente, ha chiaramente alzato i tempi sul giro. Un errore alla Rivazza, ha consentito a Verstappen di prendergli la scia e di superarlo con una bella manovra al Tamburello. A quel punto, per il pilota Red Bull-Honda il secondo posto pareva certo, ma un detrito raccolto all'ingresso della variante Villeneuve, gli ha distrutto la gomma posteriore destra scaraventandolo nella ghiaia. Gara finita per Verstappen.
La Mercedes ha così raccolto, seppur per guai altrui, una doppietta con Hamilton e Bottas mentre il terzo posto è andato meritatamente alla Renault con Daniel Ricciardo, che ha così bissato lo stesso piazzamento ottenuto al Nurburgring. Per il team diretto da Cyril Abiteboul, 15 punti fondamentali per la classifica costruttori in quanto la proiettano al terzo posto con un minimo vantaggio di 1 punto su McLaren e Racing Point. Bella la gara di Ricciardo, quarto fin dalle prime battute per aver superato al via Pierre Gasly, posizione poi tenuta per tutta la corsa. Nel finale, con gomme dure dopo il lungo periodo di safety-car per Verstappen prima e George Russell poi (andato a muro tra la Piratella e le Acque Minerali mentre scaldava le gomme dietro alla SC), Ricciardo ha tenuto testa a Daniil Kvyat, rinvenuto forte con le gomme soft.
Il team di Faenza, brillantissimo quarto con Gasly in qualifica, ha purtroppo perso il francese dopo una manciata di giri per pressione acqua. A quel punto, è entrato in cattedra Kvyat che ha vissuto il miglior weekend dell'anno dopo aver centrato la Q3 della qualifica per la prima volta. Il russo è sempre stato davanti alle due McLaren e in scia ad Alexadner Albon e Charles Leclerc, tra la nona e l'ottava posizione. Quando si è ritirato Verstappen, in regime di SC Kvyat è entrato ai box per montare gomme soft e giocarsi il tutto per tutto negli ultimi giri. Settimo dietro a Sergio Perez, al restart sul rettifilo di arrivo e al Tamburello ha passato stupendamente sia Perez sia Albon. Poi, è andato a caccia di Leclerc e lo ha superato all'esterno della Piratella con una manovra fantastica. Quarto, Kvyat ha provato a prendere anche Ricciardo, ma ormai l'australiano aveva scaldato le gomme dure ed è stato impossibile prenderlo.
Quinta posizione per la Ferrari di Leclerc. Una corsa onesta quella del monegasco, sempre all'attacco, ma di certo non poteva fare di più con la SF1000 che continua a essere una monoposto modesta. Sebastian Vettel aveva disputato un notevole primo stint, lunghissimo, con le gomme medie, ma tutto è stato vanificato al pit-stop per la difficoltà nell'inserire la gomma anteriore destra. Il tedesco poteva concludere ottavo. La sesta posizione finale non rende perfettamente quella che è stata la corsa di Sergio Perez, il quale poteva anche puntare al podio se il team non lo avesse chiamato ai box per montare le gomme soft durante la fase della safety-car finale. Era terzo il messicano... Troppa fretta in Racing Point perché Ricciardo e Leclerc non hanno fatto il pit-stop e si sono ritrovati davanti a lui.
Settima e ottava la McLaren-Renault con Carlos Sainz e Lando Norris. Punti importanti, ma a Imola le MCL35 non sono state competitive come ci si poteva attendere. Bella soddisfazione invece, per l'Alfa Romeo-Ferrari, nona con Kimi Raikkonen e decima con Antonio Giovinazzi. Su strategie diverse, il finlandese e l'italiano hanno fatto tutto bene, con Kimi che ha gestito meravigliosamente le gomme medie con cui è partito, cambiandole per ultimo, al giro 50, occupando anche la quarta posizione. Dii poco fuori dai punti Nicholas Latifi con la Williams-Mercedes, squadra che ha visto Russell sbattere in regime di safety-car. Imperdonabile. Gara in ombra per Lance Stroll, che ha pure sbattuto a terra un proprio meccanico al pit-stop. Male Alexander Albon, sempre lontano dalla zona podio e giratosi al restart dalla safety-car quando era sesto, appena superato da Kvyat e Perez. Se imola doveva essere l'ultima chiamata per rimanere in Red Bull nel 2021...
Domenica 1 novembre 2020, gara 1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 63 giri
2 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 5"783
3 - Daniel Ricciardo (Renault) - 14"320
4 - Daniil Kvyat (Alpha Tauri-Honda) - 15"141
5 - Charles Leclerc (Ferrari) - 19"111
6 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 19"652
7 - Carlos Sainz (McLaren-Renault) - 20"230
8 - Lando Norris (McLaren-Renault) - 21"131
9 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 22"224
10 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 26"398
11 - Nicholas Latifi (Williams-Mercedes) - 27"135
12 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 28"453
13 - Lance Stroll (Racing Point-Mercedes) - 29"163
14 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 32"935
15 - Alexander Albon (Red Bull-Honda) - 57"284
RitiratiGeorge Russell
Max Verstappen
Kevin Magnussen
Esteban Ocon
Pierre Gasly
Il campionato piloti1.Hamilton 282; 2.Bottas 197; 3.Verstappen 162; 4.Ricciardo 95; 5.Leclerc 85; 6.Perez 82; 7.Norris 69; 8.Sainz 65; 9.Albon 64; 10.Gasly 63; 11.Stroll 57; 12.Ocon 40; 13.Kvyat 26; 14.Vettel 18; 15.Hulkenberg 10; 16.Raikkonen, Giovinazzi 4; 18.Grosjean 2; 19.Magnussen 1 .
Il campionato costruttori1.Mercedes 479; 2.Red Bull-Honda 226; 3.Renault 135; 4.McLaren-Renault, Racing Point-Mercedes 134; 6.Ferrari 103; 7.Alpha Tauri-Honda 103; 8.Alfa Romeo-Ferrari 8; 9.Haas-Ferrari 3; 10.Williams-Mercedes 0.