1 Dic [16:28]
Mercedes straripante, affanno Ferrari:
Leclerc difende con i denti il terzo posto
Massimo Costa
L'ordine di arrivo del Gran Premio di Abu Dhabi è la perfetta fotografia della stagione 2019. Mercedes straripante, irraggiungibile, con un Lewis Hamilton che definire spaziale è dire poco. Valtteri Bottas ottima seconda guida, protagonista di una bella rimonta dall'ultima posizione, che lo ha visto concludere quarto, ma vice campione del mondo. Un risultato gratificante per lui, spesso criticato ingiustamente, colpevole di essere un bravo pilota, una brava persona, un corretto team mate.
Max Verstappen, secondo al traguardo con la Red Bull-Honda, ha confermato la crescita entusiasmante che sta vivendo dopo quel fatidico weekend 2018 a Montecarlo. Il team di Milton Keynes può rimpiangere di non avere potuto schierare un valido compagno di squadra a Verstappen, in grado di portare punti pesanti tali da poter andare a prendersi il secondo posto nella classifica costruttori. Red Bull al momento non ha un Bottas, non ha un Charles Leclerc, e sarà interessante vedere se nel 2020, Alexander Albon (sesto al traguardo a Yas Marina9 saprà esprimersi sui livelli richiesti dopo questa mezza annata di apprendimento in un top team. Non gli si poteva chiedere la luna.
Poi, la Ferrari. Una gara incolore, di rincorsa, di affanno. Costretta a effettuare due pit-stop per cercare di non perdere il terzo gradino del podio con Leclerc e salvare il quarto posto di Sebastian Vettel. Operazione riuscita a metà perché il tedesco ha perso tempo al cambio gomme ed ha terminato quinto. Ferrari lontanissima dalla Mercedes e anche dalla Red Bull-Honda. Gli sprazzi vincenti vissuti in qua e in là nel corso della stagione fanno morale, ma nulla di più. Il confronto con le stagioni 2017 e 2018 appare imbarazzante, la SF90 finirà presto nel dimenticatoio e si spera che la Ferrari 2020 riprenda il corso vincente dello scorso anno.
Per quanto riguarda gli "altri", Yas Marina ha proposto uno splendido Sergio Perez, settimo al traguardo, che ha fatto grande una Racing Point-Mercedes che ha vissuto un campionato senza dubbio deludente. Lance Stroll si è dovuto ritirare ai box ed avrà molto da riflettere durante l'inverno: il confronto con Perez è stato devastante per lui. Perez ha superato a una manciata di curve dal traguardo un Lando Norris sempre vivace e brillante, ottavo con la McLaren-Renault. Il team di Zak Brown festeggia un quarto posto insperato, ma fortemente meritato. Bravo anche Carlos Sainz, decimo e sesto nella classifica finale piloti. Ecco, forse lo spagnolo sarebbe stato il pilota adatto per la Red Bull per portare a casa quei 100 punti che le sono mancati per il secondo posto nel campionato costruttori, ma si sa che le scelte di Helmut Marko non sono sempre felici.
La Renault ha tenuto il quinto posto nel costruttori, ma lo ha fatto senza prendere punti. Una corsa incolore quella del team diretto da Cyril Abiteboul, con Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg fuori dalla zona punti. E dire che l'inizio di gara era stato promettente per l'australiano e il tedesco, crollato nelle prestazioni negli ultimi giri. Peccato perché Hulkenberg, alla sua ultima gara in F1, avrebbe meritato di più. La Toro Rosso-Honda conclude a 6 punti dalla Renault. Daniil Kvyat ha lottato forte per raggiungere il nono posto, Pierre Gasly è stato subito sbattuto fuori da Stroll alla prima curva dopo il via ed ha navigato nelle ultime posizioni. Il francese avrebbe potuto centrare la zona punti e fatto tremare la Renault che "ringrazierà" Stroll...
Yas Marina ha mostrato il volto triste dell'Alfa Romeo-Ferrari tenuto nella seconda parte del campionato, exploit di San Paolo a parte. Stesso discorso per la Haas-Ferrari e la derelitta Williams-Mercedes, con Robert Kubica che saluta la F1 con una prestazione comunque grintosa.
Vorremmo concludere con una nota riguardante l'ex team Sauber: quale sarebbe il senso nel tenere lo sponsor di una casa automobilistica come l'Alfa Romeo in F1 se si conclude il campionato dietro "garagisti" come Racing Point e Toro Rosso in quanto non vi sono stati gli investimenti necessari? Era questo l'obiettivo del compianto Sergio Marchionne che tanto aveva voluto rilanciare in F1 il nome Alfa Romeo?
Domenica 1 dicembre 2019, gara
1 - Lewis Hamilton (Mercedes) - 55 giri
2 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 16"772
3 - Charles Leclerc (Ferrari) - 43"435
4 - Valtteri Bottas (Mercedes) - 44"379
5 - Sebastian Vettel (Ferrari) - 1'04"357
6 - Alexander Albon (Red Bull-Honda) - 1'09"205
7 - Sergio Perez (Racing Point-Mercedes) - 1 giro
8 - Lando Norris (McLaren-Renault) - 1 giro
9 - Daniil Kvyat (Toro Rosso-Honda) - 1 giro
10 - Carlos Sainz (McLaren-Renault) - 1 giro
11 - Daniel Ricciardo (Renault) - 1 giro
12 - Nico Hulkenberg (Renault) - 1 giro
13 - Kimi Raikkonen (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
14 - Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1 giro
15 - Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - 1 giro
16 - Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo-Ferrari) - 1 giro
17 - George Russell (Williams-Mercedes) - 1 giro
18 - Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 2 giri
19 - Robert Kubica (Williams-Mercedes) - 2 giri
Il campionato piloti
1.Hamilton 413; 2.Bottas 326; 3.Verstappen 278; 4.Leclerc 264; 5.Vettel 240; 6.Sainz 96; 7.Gasly 95; 8.Albon 92; 9.Ricciardo 54; 10.Perez 52; 11.Norris 49; 12.Raikkonen 43; 13.Kvyat, Hulkenberg 37; 15.Stroll 21; 16.Magnussen 20; 17.Giovinazzi 14; 18.Grosjean 8; 19.Kubica 1.
Il campionato costruttori
1.Mercedes 739; 2.Ferrari 504; 3.Red Bull-Honda 417; 4.McLaren-Renault 145; 5.Renault 91; 6.Toro Rosso-Honda 85; 7.Racing Point-Mercedes 73; 8.Alfa Romeo-Ferrari 57; 9.Haas-Ferrari 28: 10.Williams-Mercedes 1.