Jacopo RubinoA vederlo girare, in fondo, non sembra esserci nulla di strano: un pilota che affronta i canonici test invernali. Ma quel pilota è Billy Monger, che lavora per tornare a competere in monoposto dopo aver perso la parte inferiore delle gambe a causa di un incidente avvenuto lo scorso giugno nella British F4. "BillyWhizz" punta a disputare l'edizione 2018 della British F3, è ormai tutto tranne che un mistero: in questo progetto lo sostiene il team Carlin campione in carica, con cui ha già provato sui circuiti di Oulton Park e Brands Hatch.
"È una sensazione incredibile essere di nuovo in pista", ha raccontato il giovane inglese, spiegando le modifiche apportate alla sua Tatuus-Cosworth: "Utilizzo un acceleratore a mano, la salita e la scalata delle marce sono dallo stesso lato del volante. Freno con la gamba destra, in cui ho una protesi più corta. È una sfida, qualcosa a cui non ero abituato. Per dodici anni ho guidato in un certo modo, ora devo farlo diversamente. All'inizio era un ostacolo, ma diventa sempre più naturale".
"Con questi test stiamo raccogliendo i frutti del duro lavoro compiuto durante l'inverno", ha sottolineato Monger. "Ci siamo preparati parecchio al simulatore, avevamo già capito che si poteva fare. Siamo andati in pista e non ci sono stati grossi problemi, piano piano abbiamo trovato il ritmo".
Già essere al via del campionato rappresenterebbe una piccola impresa per Billy: mai nessuna persona con disabilità ha gareggiato in monoposto, complici alcune restrizioni dettate dalla FIA. Ma grazie a lui l'idea non è più in tabù. "Inizialmente non era nei miei piani", ha ammesso, "si trattava solo di tornare a correre. Poi ho parlato con la Federazione per provare a cambiare le regole, non c'era motivo di non farlo. Sono cresciuto desiderando la F1, perché non cercare di guidare ancora una macchina a ruote scoperte?".
Il sogno sta prendendo forma, la strada per concretizzarlo è lunga ma Monger è fiducioso: "Siamo ancora alla ricerca di partner che possano finanziarci, voglio pensare che ci riusciremo. L'altro aspetto è abituarsi ai nuovi comandi, se dovessi correre voglio essere competitivo. Fin qui è stato tutto incoraggiante, abbiamo altre sessioni in programma e ad ogni giro imparo qualcosa di più". Il primo round in calendario, per la cronaca, è programma proprio ad Oulton Park nel weekend di Pasqua, l'1 e 2 aprile. Da lì potrebbe riprendere una carriera che, senza motivazioni, poteva interrompersi bruscamente. E nella scelta della British F3 c'è persino uno sguardo al futuro: "È un buon punto di partenza se volessi passare al GT, o salire di livello in monoposto".