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15 Mag [16:05]

Montmelò - Verstappen nella storia
Ferrari da podio, Mercedes KO

Marco Minghetti - Photo 4

Finisce con papà Jos in lacrime che passeggia nel paddock, mentre il giovane Max cerca di destreggiarsi con il microfono sul podio di questo incredibile GP di Spagna. È così che la favola di casa Verstappen trova un finale perfetto, dopo una settimana vissuta con il cuore in gola per il repentino cambio di casacca, con l’olandese promosso in Red Bull e il russo Kvyat retrocesso in Toro Rosso. Ma certe volte la realtà è in grado di superare la fantasia e il quinto gran Premio stagionale entrerà di diritto nella storia della Formula 1, perché è difficilmente immaginabile che un altro pilota possa arrivare a vincere nella massima serie a soli diciotto anni e sette mesi e mezzo. Ben due anni in meno del precedente record che apparteneva a Sebastian Vettel.

Certo, il duello rusticano che ha messo fuori gara dopo nemmeno un chilometro i due piloti Mercedes, ha aiutato uno svolgimento del Gran Premio diverso da quanto preventivato, ma la maturità dimostrata dal ragazzino brufoloso pupillo di Helmut Marko è stata disarmante. Anche perché hai voglia a dire che queste monoposto sono facili da guidare, ma provateci voi a gestire quei pochi decimi di vantaggio, e per tanti giri, su una vecchia lenza quale Kimi Raikkonen. Maturità, bravura e perfetta strategia di gara da parte del box, questi gli ingredienti che hanno permesso a Verstappen di ritrovarsi incredibilmente, ma meritatamente, sul gradino più alto del podio.

La storia da libro cuore del vincitore, mette così in secondo piano la prestazione dei due ferraristi che, ancora una volta, devono rimandare l’appuntamento con la vittoria. Certo, dopo il sabato nero, il doppio podio di Raikkonen e Vettel ha di sicuro rasserenato un po’ gli animi, ma a bocce ferme bisognerà freddamente calcolare che con le due Mercedes regolarmente in gara si sarebbe trattato dell’ennesima prestazione incolore fuori dalle zone alte della classifica. Insomma, sarà questione di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, ma se le frecce d’argento rimarranno imprendibili e le Red Bull continuano a crescere per gli uomini di Maranello la situazione potrebbe diventare davvero esplosiva. Ora vedremo a Monte-Carlo la prova del nove…

Di sicuro chi avrà motivo di festeggiare è Carlos Sainz Jr. che ha brillantemente concluso al sesto posto dietro alla Williams di Valtteri Bottas. Per lo spagnolo una bella iniezione di fiducia, visto che il nuovo compagno di squadra Daniil Kvyat è finito decimo. Tra i due piloti della Toro Rosso sono finiti Sergio Perez (con l’unica Force India al traguardo), Felipe Massa (risalito dalla sedicesima piazza della griglia), e Jenson Button a punti con la McLaren (Alonso, invece, è stato costretto al ritiro con il motore KO).

Per ultimo non si può non ritornare con l’incidente che ha privato il Gran Premio spagnolo delle due Mercedes FW07 di Rosberg e Hamilton. Per certi versi inspiegabile, il contatto è comunque da ascrivere alla pressione a cui era sottoposto il campione del mondo prima di questa gara. Partito dalla pole position, Hamilton vistosi superato non ci ha pensato un attimo ed è partito subito all’arma bianca per riprendersi la posizione. Da lì in poi davvero difficile cercare di stabilire con esattezza le responsabilità di ciascun pilota.

Niki Lauda non ha esitato a sparare a zero su Hamilton, mentre Toto Wolff da bravo manager ha cercato di smorzare le polemiche parlando del più classico incidente di gara con il più classico concorso di colpa. Di sicuro il dopo gara sul motor-home Mercedes non deve essere stato dei più facili, e la vera sfida è stata di evitare una qualsiasi penalità in vista della gara del Principato di Monaco a fine mese.

Domenica 15 maggio 2016, gara

1 - Max Verstappen (Red Bull RB12-Tag Renault) - 66 giri
2 - Kimi Raikkonen (Ferrari SF16-H) - 0”616
3 - Sebastian Vettel (Ferrari SF16-H) - 5”581
4 - Daniel Ricciardo (Red Bull RB12-Tag Renault) - 43”950
5 - Valtteri Bottas (Williams FW38-Mercedes) - 45”271
6 - Carlos Sainz (Toro Rosso STR11-Ferrari) - 1’01”395
7 - Sergio Perez (Force India VJM09-Mercedes) - 1’19”538
8 - Felipe Massa (Williams FW38-Mercedes) - 1’20”707
9 - Jenson Button (McLaren MP4/31-Honda) - 1 giro
10 - Daniil Kvyat (Toro Rosso STR11-Ferrari) - 1 giro
11 - Esteban Gutierrez (Haas VF16-Ferrari) - 1 giro
12 - Marcus Ericsson (Sauber C35-Ferrari) - 1 giro
13 - Jolyon Palmer (Renault R16) - 1 giro
14 - Kevin Magnussen (Renault R16) - 1 giro
15 - Felipe Nasr (Sauber C35-Ferrari) - 1 giro
16 - Pascal Wehrlein (Manor MRT05-Mercedes) - 1 giro
17 - Rio Haryanto (Manor MRT05-Mercedes) - 1 giro

Giro veloce: Daniil Kvyat 1’26”948

Ritirati
Romain Grosjean
Fernando Alonso
Nico Hulkenberg
Nico Rosberg
Lewis Hamilton

Il campionato piloti
1.Rosberg 100; 2.Raikkonen 61; 2.Hamilton 57; 4.Vettel 48; 5.Ricciardo 48; 6.Verstappen 38; 7.Massa 36; 8.Bottas 29; 9.Kvyat 22; 10.Grosjean 22; 11.Sainz 12; 12.Alonso 8; 13.Perez 8; 14.Magnussen, Hulkenberg 6; 16.Button 3; 17.Vandoorne 1.

Il campionato costruttori
1.Mercedes 157; 2.Ferrari 109; 3.Red Bull-Tag Renault 94; 4.Williams-Mercedes 65; 5.Toro Rosso-Ferrari 26; 6.Haas-Ferrari 22; 7.Force India-Mercedes 14; 7.McLaren-Honda 12; 9.Renault 6.
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