8 Set [19:24]
Monza sbaglia tutto, prezzi
alti e il pubblico rimane a casa
Massimo Costa
Sarà un flop clamoroso il Gran Premio d'Italia? Pare proprio di sì. A oggi sarebbero appena 15mila i biglietti venduti nonostante il Governo abbia acconsentito ad occupare il 50 per cento dei posti disponibili. Dunque, almeno 60mila spettatori potrebbero accedere all'autodromo di Monza, ma per ora raggiungere tale numero sembra complicato. L'apertura al pubblico è arrivata nei primi giorni di agosto, ma sorprendentemente, gli organizzatori brianzoli invece di lanciare una campagna di vendita a costi accettabili considerando anche il periodo di crisi economica che grava sulle famiglie italiane, si è comportato come niente fosse.
I biglietti sono carissimi , addirittura più alti del 2019 quando si era corso nell'era pre Covid. Basti pensare che un biglietto di prato-gradinato costa 100 euro per un adulto mentre per far accedere un bambino sotto gli 11 anni, occorre spendere ben 50 euro. Una follia. Poi, i prezzi crescono sensibilmente salendo da 170 euro (80 per i piccoli) fino a ben 700 euro. Una scelta a dir poco incomprensibile e che non aiuta di certo gli appassionati, proprio in un periodo in cui i circuiti aprono al pubblico (ricordiamo le folle oceaniche di Silverstone, Budapest, Zandvoort), a trascorrere una bella giornata a Monza.
Chissà cosa ne penserà il presidente di ACI e ACI Sport (nonché azionista di maggioranza della società che gestisce l’autodromo di Monza... ma non sarebbe un conflitto di interesse?) che ieri nella conferenza stampa pre Gran Premio aveva dichiarato: "Una delle caratteristiche che rendono unico il Gran Premio d'Italia è quella di presentare di anno in anno nuove iniziative strettamente collegate all’attualità, al momento, agli eventi più importanti in ambito mondiale e nazionale. Ed è così che nel corso degli anni il grande appuntamento motoristico con il Tempio della Velocità, l'Autodromo Nazionale Monza, è diventato specchio, ma anche momento di riflessione su quanto la realtà ci propone. Così è stato nei momenti più difficili, come l'anno scorso, con l'edizione 2020 dedicata agli eroi che continuano a lottare contro la pandemia di Covid-19. Ed è così anche questa volta, con questa edizione – che si svolge sempre in tempi difficili - dedicata ai grandi campioni dello sport italiano: i vincitori degli Europei di calcio e i medagliati delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Tokyo - questi ultimi di ritorno dai Giochi Olimpici e rappresentati quindi da una delegazione minore".