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2 Set [16:46]

Non l'hanno visto arrivare
Fornaroli nell'olimpo dei grandi

Massimo Costa - Dutch Photo

Un italiano che conquista un campionato internazionale di alto livello non lo si vedeva dal 2013 quando Raffaele Marciello ha vinto la F3 europea, quella che si correva con le ormai dimenticate monoposto Dallara con motori Mercedes o Spiess o Mugen o Toyota. Quella era la vera Formula 3, poi è stata bandita dalla FIA che dal 2019 l'ha sostituita con le Dallara ex GP3, togliendo così al motorsport una validissima scuola.

Dunque, oggi la chiamano F3, ma della F3 non ha nulla da condividere in quanto a format, a idea, a libertà tecnica. In FIA fanno spallucce, non interessa, l'importante è stato aver eliminato tutte le altre serie formative che gravitavano in Europa per creare un unico percorso sotto una unica bandiera. Una sorta di totalitarismo avvenuto nel silenzio più assoluto, a parte qualche testata giornalistica come la nostra che ha sempre contestato tale scelta (una voce nel deserto), che ha portato a una escalation folle dei costi senza che la FIA battesse ciglio.

Undici anni dunque, sono trascorsi per rivedere un italiano lassù, in cima ad una classifica internazionale. A riempire questo vuolo è stato Leonardo Fornaroli che se l'è giocata fino all'ultima curva dell'ultimo giro con Gabriele Minì, poi addirittura squalificato a motori spenti per una irregolarità tecnica. Quello di Fornaroli è un successo che riempie il cuore, che ci fa capire che tutto sommato il movimento italiano del motorsport, seppur arido, ha trovato un altro campione dopo che nel 2023 Andrea Kimi Antonelli ha fatto sua la addestrativa Formula Regional European by Alpine, l'erede naturale della Eurocup Renault 2.0, monomarca che dalla sua nascita nel 2000 non aveva mai registrato un italiano davanti a tutti. Nel 1999 però, quando ancora la Eurocup Renault era aperta a più costruttori, si era imposto Gianmaria Bruni.



Ma se Antonelli aveva fin dal karting il supporto della Mercedes e degli enti federali nazionali, ed era giustamente considerato un predestinato, Fornaroli si è dovuto far strada da solo, con le proprie forze economiche. Non aveva certo il curriculum kartistico di Antonelli, questo va detto, ma in ogni caso il piacentino ha dimostrato che con il lavoro, la forza di volontà, la coesione con la propria squadra (Trident) che lo ha seguito per tre anni dalla Regional by Alpine alle due stagioni di Formula 3, lo spirito di sacrificio, le capacità manageriali di Gianpaolo Matteucci, il sogno può diventare realtà, gli obiettivi altissimi possono essere raggiunti. Anche se non si fa parte di nessuna Academy di F1. Non l'hanno visto arrivare, è la frase che va di moda nella politica italiana, e la si potrebbe benissimo applicare per Fornaroli.

Considerando che in Italia difficilmente si riesce a far sistema e quando un atleta tricolore riesce a vincere qualcosa di importante non mancano mai le critiche, le invidie, le cattiverie (vedi Tamberi, Jacobs, Berrettini, Sinner...), in queste ore abbiamo dovuto registrare su Facebook, per esempio nell'account di Eurosport, i soliti italiani stupidi leoni da tastiera che hanno attaccato Fornaroli anziché essere felici per un italiano vincente nel motorsport. Il motivo? Perché non ha mai tagliato il traguardo per primo in una gara del campionato. Certo, la cosa è bizzarra, chi scrive non ricorda un evento del genere e un amico spagnolo mi ha suggerito che una situazione simile si è verificata nelle due ruote, classe 125 iridata, quando nel 1999 Emilio Alzamora si è laureato campione del mondo senza alcun successo nelle corse singole battendo Marco Melandri.



Fornaroli non ha alzato la coppa del vincitore in due anni di F3, neanche nella Regional by Alpine, dove però ha conquistato il titolo rookie nel 2022, l'unica stagione affrontata in tale serie. In F3, ha ottenuto sette podi nel 2024 e tre nel 2023, due pole quest'anno, una pole la scorsa stagione. E a Imola 2024, il primo posto era suo se un problema tecnico non lo avesse rallentato. Questo va detto. La sua unica vittoria in monoposto risale al 2021, gara 1 di Misano, campionato italiano di Formula 4. Certo, sono caratteristiche che non emozionano i rappresentanti delle Academy F1, ma ripetiamo, nonostante ciò, Fornaroli ha saputo vincere la Formula 3 dove si cimentano ii migliori giovani piloti del mondo appartenenti a Red Bull, Ferrari, Alpine, McLaren, Williams.

Allora, il discorso è molto semplice. O tutti i ragazzi piloti della F3 appartenenti alle suddette Academy sono degli incapaci, in quanto pur vincendo alcune gare, non hanno saputo battere il solitario piacentino del team Trident, o chi è al vertice di tali Academy è un incompetente totale perché sceglie piloti sbagliati (beh, su questo punto possiamo anche farci delle facili ironie), oppure banalmente va detto che Fornaroli, con la costanza mostrata nell'ottenere risultati, ha messo in riga tutti quanti.

I dati, guardiamo i dati di coloro che hanno lottato fino all'ultimo per essere i campioni della F3: Fornaroli, 18 volte a punti su 20 gare disputate. Sette podi. Nessuno come lui. Vediamo nel dettaglio. Minì, Academy Alpine, scuola Nicolas Todt, 13 volte in zona punti, una vittoria, un totale di cinque podi. Luke Browning, Academy Williams, 11 arrivi in top 10, due vittorie, tre podi totali. Dino Beganovic, Academy Ferrari, 13 traguardi in zona punti, due successi, quattro podi totali. Arvid Lindblad, Junior Red Bull, 11 volte in zona punti, quattro vittorie, cinque podi totali. Lindblad è quello che ha vinto di più, ma nelle ultime sei gare, tre appuntamenti, non ha mai preso un punto e la sua miglior qualifica in quei tre eventi è stato un 17esimo posto.



Sia ben inteso, non stiamo cercando di giustificare i risultati di Fornaroli, ma soltanto mettere in evidenza fatti reali. E il perché lui sia riuscito a vincere il campionato. Perché si sa, le parole è facile farle uscire dalla bocca, anche se poi si rilevano senza concretezza. Ora, il cammino di Leonardo sarà ancora lungo, pieno di difficoltà in un futuro che sarà sicuramente targato Formula 2. Ma comunque andrà a finire, va ringraziato per avere riportato l'Italia in vetta e per le emozioni regalateci a Monza con quel sorpasso a Mansell all'ultima curva dell'ultimo giro, che gli ha permesso di vincere in pista il titolo di F3 e che rimarrà indimenticabile nella storia della categoria e del motorsport.

Italiani vincenti dal 1974

Euro F2 - Formula 3000
1978 - Bruno Giacomelli
1982 - Corrado Fabi
1986 - Ivan Capelli
1987 - Stefano Modena
1992 - Luca Badoer
1995 - Vincenzo Sospiri

GP2 (ex F.3000)
2008 - Giorgio Pantano
2012 - Davide Valsecchi

Formula 2 (ex GP2)
nessuno

Formula 3 europea
1976 - Riccardo Patrese
1977 - Piercarlo Ghinzani
1980 - Michele Alboreto
1981 - Mauro Baldi
1983 - Pierluigi Martini
1990 - Alex Zanardi (gara unica)
2010 - Edoardo Mortara
2013 - Raffaele Marciello
2024 - Leonardo Fornaroli

Eurocup Renault
1999 - Gianmaria Bruni

Regional by Alpine (ex Renault 2.0)
2023 - Andrea Kimi Antonelli
RS Racing