16 Lug [19:16]
Nurburgring - 1-2 Porsche in LMP1
In GTE Pro vittoria di Calado-Pier Guidi
Marco Minghetti
Niente da fare per Toyota. Arrivato al Nurburgring con la ferma volontà di dimenticare l’orribile weekend di Le Mans, il team giapponese ha dovuto un’altra volta inchinarsi agli avversari della Porsche che, presentatosi per la gara di casa forti di un nuovo aerokit ad alto carico aerodinamico, non ha lasciato scampo agli avversari. Timo Bernhard, Earl Bamber et Brendon Hartley, hanno così proseguito la scia vincente dopo la vittoria ottenuta nella prestigiosa 24 Ore della Sarthe, involandosi (così come per i Costruttori) nella classifica piloti.
E l’equipaggio della vettura numero 2, arrivato già leader di campionato prima della gara tedesca, ha probabilmente goduto di un piccolo aiuto supplementare da parte della squadra, visto il lunghissimo pit stop avvenuto a 15 minuti dalla bandiera a scacchi della 919 Hybrid dei compagni Jani/Lotterer/Tandy. Sosta prolungata che ha di fatto deciso definitivamente le posizioni dell’uno-due della casa di Weissach.
Quello della Porsche è stato in pratica un dominio, visto che la leadership della Toyota di Conway/Kobayashi/Lopez, scattata dalla pole position ottenuta il sabato, è durata solo un quarto di gara, visto che al 43° giro le due 919 tedesche hanno superato la TS050 senza più mollare la presa. Un dominio che era nell’aria visto l’incredibile colpo di scena che già nel giro di ricognizione aveva messo KO la Toyota #8, quella di Buemi/Davidson/Nakajima, con il pilota svizzero costretto ad un precipitoso ritorno al box, dove i meccanici hanno dovuto sostituire la pompa di benzina difettosa. Un ennesimo colpo all’immagine del team diretto da Pascal Vasseron, che ha visto una delle due vetture perdere subito cinque giri per colpa dell’ennesimo problema tecnico. E i colti dei piloti della squadra giapponese, erano tutto un programma…
In LMP2, anche in terra tedesca, è proseguito il dominio del Jackie Chan DC Racing, arrivato al terzo successo sulle quattro gare disputate. Thomas Laurent, Ho-Pin Tung et Oliver Jarvis ripartono così dal Nurburgring con 26 punti di vantaggio sui più diretti avversari. Il trio vincitore ha addirittura lasciato la concorrenza ad un giro di distanza, mentre le due Oreca del team Rebellion Vaillante e l’Alpine del team Signatech si sono giocate le posizioni di rincalzo con Canal/Albuquerque/Senna finiti a completare il podio assieme a Lapierre/Menezes/Rao.
Ma è in GTE pro che arrivano le belle notizie per i colori italiani. Ed è grazie ad Alessandro Pier Guidi e James Calado che hanno riportato alla vittoria la Ferrari 488 AF Corse dopo una 24 Ore di Le Mans un po’ in ombra. La vittoria del team italiano è ancora più bella, visto che è arrivata proprio in terra “nemica”, e dove ormai tutti erano pronti a festeggiare la prima vittoria della nuova Porsche 911, in virtù anche della pole ottenuta il sabato. I tedeschi, nonostante il secondo e terzo posto dovranno aspettare ancora per stappare lo champagne più pregiato… Niente da fare questa volta per Aston Martin e Ford, probabilmente in virtù del BOP automatico che le ha sicuramente svantaggiate.
Il successo tedesco, invece, è arrivato in GTE Am dove, con la Porsche 911 RSR del 2016 a svettare è stata la vettura del Dempsey Proton Racing e anche qui si parla italiano, grazie al sempre più positivo Matteo Cairoli. Il giovane pilota comasco, tra l’altro, ha avuto l’onore di portare la vettura a trionfare sotto la bandiera a scacchi, compito non facile visto che la Ferrari 488 di Castellacci/Flohr/Molina è stata staccata di appena 4”607. Solo terza la Aston Martin di Dalla Lana/Lamy/Lauda che aveva guidato la prima parte di gara.
Domenica 16 luglio, gara
1 - Bernhard/Bamber/Hartley (Porsche 919) - Porsche - 204 giri
2 - Jani/Lotterer/Tandy (Porsche 919) - Porsche - 1”606
3 - Conway/Kobayashi/Lopez (Toyota TS050) - Toyota - 1’04”768
4 - Buemi/Davidson/Nakajima (Toyota TS050) - Toyota - 5 giri
5 -Tung/Jarvis/Laurent (Oreca 07) - DC Racing - 13 giri
6 - Canal/Albuquerque/Senna (Oreca 07) - Rebellion - 14 giri
7 - Lapierre/Menezes/Rao (Alpine A470) - Signatech - 14 giri
8 - Beche/Heinemeier Hansson/Derani (Oreca 07) - Rebellion - 14 giri
9 - Cheng/Brundle/Gommendy (Oreca 07) - DC Racing - 15 giri
10 - Rusinov/Thiriet/Hanley (Oreca 07) - G - Drive - 16 giri
11 - Gonzalez/Trummer/Petrov (Oreca 07) - Manor - 16 giri
12 - Perrodo/Vaxiviere/Collard (Oreca 07) - TDS - 16 giri
13 - Graves/Hirschi/Merhi (Oreca 07) - Manor - 21 giri
14 - Webb/Kraihamer/Bonanomi (CLM P1/01) - Bykolles - 22 giri
15 - Calado/Pier Guidi (Ferrari 488) - AF Corse - 25 giri
16 - Lietz/Makowiecki (Porsche 911) - Porsche - 25 giri
17 - Christensen/Estre (Porsche 911) - Porsche - 25 giri
18 - Thiim/Sørensen (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 26 giri
19 - Priaulx/Tincknell (Ford GT) - Ganassi - 26 giri
20 - Mücke/Pla (Ford GT) - Ganassi - 26 giri
21 - Turner/Adam/Serra (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 27 giri
22 - Ried/Cairoli/Dienst (Porsche 911) - Dempsey Proton - 29 giri
23 - Flohr/Castellacci/Molina (Ferrari 488) - Spirit of Race - 29 giri
24 - Dalla Lana/Lamy/Lauda (Aston Martin Vantage) - Aston Martin - 30 giri
25 - Rigon/Vilander (Ferrari 488) - AF Corse - 30 giri
26 - Mok/Sawa/Griffin (Ferrari 488) - Clearwater - 31 giri
27 - Wainwright/Barker/Foster (Porsche 911) - Gulf - 31 giri
Non classificati
Moore/Hanson/ (Ligier JSP217) - Tockwith - 92 giri
Ragues/Negrão/Panciatici (Alpine A470) - Alpine - 143 giri