Michele Montesano
Il WEC ha i suoi campioni nella classe LMGTE Pro. Alessandro Pier Guidi e James Calado possono finalmente stappare lo champagne, cosi come Ferrari AF Corse per quanto riguarda il campionato riservato ai costruttori. Infatti, la Porsche ha ritirato l’appello, presentato al termine della 8 Ore del Bahrain, contro la decisione presa dalla direzione gara e dai commissari sportivi.
Ricordiamo che nelle fasi finali di gara, Pier Guidi e Michael Christensen sono arrivati al contatto. Il pilota Ferrari ha tamponato la Porsche del danese, a sua volta tratto in inganno dalla frenata della LMP2 dello United Autosports di Felipe Albuquerque. Il direttore gara aveva ordinato a Pier Guidi di restituire la posizione, ma in Porsche hanno richiamato ai box la vettura, di fatto bloccando la possibilità all’italiano di assolvere il suo dovere. Inoltre, dalle indagini post gara, sia per mezzo dei filmati sia della telemetria, si era potuto constatare la buona fede del pilota Ferrari.
Porsche, tramite un post su Twitter, ha confermato che non intraprenderà ulteriori azioni legali dopo che il ricorso, presentato al termine della gara, era stato respinto dagli steward (
leggi l’articolo QUI). Infatti, il costruttore di Stoccarda inizialmente aveva deciso di ricorrere alla Corte d’Appello Internazionale della FIA ma, al termine delle 96 ore a disposizione per confermare tale scelta, ha deciso di fermare la pratica.
Si legge nella nota: “Porsche Motorsport aveva presentato una protesta contro le decisioni prese dal direttore di gara della 8 Ore del Bahrain, ultima gara del FIA WEC, a causa dell’incidente occorso fra la Porsche 911 RS N° 92 e la Ferrari 488 GTE N° 51. Respinto il ricorso, il team Manthey, di concerto con il costruttore, aveva deciso di presentare istanza d’appello. L’intenzione era quella di consentire lo svolgimento di un esame completo dal punto di vista giuridico”.
Ma, a distanza di alcuni giorni, la svolta: “ Un’analisi approfondita della situazione, oltre alla consulenza di un legale, hanno portato Porsche Motorsport alla decisione di non intraprendere ulteriori azioni legali. Nell’interesse di questo sport, Porsche auspica in futuro un approccio più rigoroso e uniforme alle sanzioni per le violazioni in pista, specialmente durante le fasi di gara”.