Jacopo Rubino - XPB ImagesSta vivendo il miglior momento della sua avventura in Renault, con due podi in tre Gran Premi, ma fra poco più di un mese cambierà scuderia: Daniel Ricciardo ha davvero fatto la scelta giusta a firmare con la McLaren nel 2021? Chissà se ultimamente all'australiano stia venendo qualche dubbio, visto che la sua attuale squadra, dopo tanta fatica, sembra aver davvero ingranato e ora è terza nel Mondiale Costruttori. Tanto merito sicuramente va anche allo stesso Daniel, sia in pista che nel lavoro con gli ingegneri.
L'ex pilota Johnny Herbert, come opinionista per Sky UK, su questa separazione già fissata ha affermato: "Per molti aspetti è un peccato. La Renault è in ascesa, lui sarebbe l'uomo perfetto, è abilissimo nel tirare fuori il massimo dal team e dalla macchina. Spero che la McLaren gli dia l'auto di cui ha bisogno, ma la Renault appare molto forte per il futuro". A beneficiarne, però, potrebbe essere il rientrante Fernando Alonso che andrà a sostituirlo.
Guardando all'annuncio di maggio, Ricciardo sembrava aver ragione: nel 2019 la McLaren è stata la compagine cresciuta maggiormente, tanto da battere la stessa Renault a pari propulsore. Un'onta per i francesi, che rispetto al 2018 erano calati in competitività. In più a Woking avevano già firmato per avere nel 2021 la power unit Mercedes, il top disponibile. Ma con il passare di questa stagione gli equilibri stanno un po' cambiando. La McLaren ha perso smalto e il responsabile Andreas Seidl ha ammesso che il weekend Imola è stato in difesa: "Non potevamo competere contro Renault e Racing Point in termini di prestazioni".
Solo il prossimo campionato, a questo punto, ci dirà realmente se Ricciardo sia stato lungimirante, o se abbia agito con troppo anticipo nel mollare la futura Alpine. Nel frattempo, c'è un presente da godersi. Il podio a Imola non "costerà" al team principal Cyril Abiteboul un altro tatuaggio in pegno: "Credo abbia sofferto abbastanza!", ha scherzato il ragazzone di Perth. Per il bis del terzo posto al Nurburgring non è mancato un pizzico di fortuna: "Eravamo abbastanza stabili in quinta posizione, ma poi è arrivata la safety-car. La cosa giusta è stata rimanere fuori, specialmente con Perez che è andato ai box. Qui superare è abbastanza difficile, valeva la pena rischiare e per noi ha pagato".
Del resto è proprio nei periodi favorevoli che ogni cosa gira nel verso giusto. Troppo tardi per prolungare questo breve matrimonio, ma se non altro Ricciardo potrà archiviare positivamente il biennio in Renault.