Da Roma - Michele Montesano
L’E-Prix di Roma si è confermato ancora una volta il più spettacolare dell’intero campionato di Formula E. Duelli, sorpassi e contatti dallo spegnimento dei semafori fino all’ultima curva: questo è il menù che solamente il tracciato dell’EUR riesce a regalare ogni volta che i “gladiatori” delle monoposto Full electric scendono in pista. Qui a Roma, come un vero e proprio imperatore, è stato Mitch Evans ad apporre il suo secondo sigillo. Il pilota Jaguar, con una gara rocambolesca, ha infatti bissato quanto ottenuto nel 2019. Nonostante siano scattati dalla prima fila, nulla hanno potuto Robin Frijns e Stoffel Vandoorne se non completare nell’ordine il podio.
Già al pronti via la gara è stata a dir poco turbolenta, il poleman Vandoorne ha chiuso subito la porta a Frijns e Nyck De Vries. Ma è a centro gruppo che, come da tradizione, è successo il tamponamento multiplo. Oliver Rowland è andato in testacoda dopo essere stato speronato da Edoardo Mortara, il quale è stato penalizzato di 5” per la manovra. Numerose le vetture coinvolte, ma ad avere la peggio è stato Maximilian Günther che, con una Nissan uscita malconcia dal groviglio, ha centrato le barriere di curva 9 richiamando l’ingresso della safety car.
Al restart Frijns ha rotto gli indugi, infilando il leader Vandoorne per poi cercare di allungare approfittando della bagarre creatasi alle sue spalle. Antonio Felix Da Costa, il primo del gruppo di testa ad attivare l’Attack Mode, ha superato le due Mercedes. Il portoghese però nell’arco di poche tornare ha subito un drastico calo di performance della sua DS Techeetah dovendo cedere strada a Vandoorne, De Vries e anche al suo team mate Vergne.
La rimonta di Evans è passata quasi in sordina. Scattato nono, il portacolori della Jaguar ha dapprima sfruttato il duello fra Da Costa e Jack Dennis per balzare in top-5. Il neozelandese è stato molto parsimonioso nelle prime fasi, per poi pigiare a fondo sull’acceleratore nella seconda metà di gara superando senza remore Vergne e De Vries. Ultimo pilota di testa ad usufruire dell’Attack Mode Evans, grazie alla potenza extra, è riuscito a sopravanzare Vandoorne e Frijns involandosi così verso una meritata vittoria (nella foto sotto).
Con la gara allungata di altri 5’, per via della neutralizzazione avvenuta nei primi giri, la bagarre per gli ultimi gradini del podio è stata intensa. Fra una serie di botta e risposta ad avere la meglio è stato Frijns, l’olandese ha preceduto Vandoorne che non è riuscito a sfruttare al meglio sia la pole che il Fanboost. Quarto posto finale per la DS Techeetah di Vergne che ha tirato un sospiro di sollievo nelle ultime due tornate, quando De Vries ha alzato bandiera bianca rientrando ai box.
Con una monoposto malconcia e priva del passaruota destro, Sam Bird è riuscito a farsi largo a suon di sportellate avendo la meglio su Da Costa e Mortara proprio nel corso degli ultimi passaggi. Nonostante una gara tormentata, il ginevrino mantiene la leadership di campionato grazie al settimo posto finale. A chiudere la zona punti la Porsche di Pascal Wehrlein, seguito dalla Envision di Nick Cassidy, autore del giro più veloce, e dal compagno di scuderia André Lotterer.
Il tredicesimo posto finale non rende merito a Dennis. Il pilota Andretti ha confermato ciò che di buono aveva messo in mostra già nel corso delle qualifiche. Risalito fino al secondo posto, il britannico ha poi subito una penalità di 5” per aver tamponato la DS di Da Costa. L’aria di casa purtroppo non ha giovato ad Antonio Giovinazzi. Rimasto bloccato nel groviglio del primo giro, il pugliese, complice una Dragon non certo all’altezza delle vetture da prima fila, non è riuscito a trovare il passo dei migliori restando relegato nelle retrovie.
Sabato 9 aprile 2022, gara
1 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 27 giri -
2 - Robin Frijns (Audi) - Envision - 5"703
3 - Stoffel Vandoorne (Mercedes) - Mercedes - 6"966
4 - Jean-Eric Vergne (DS) - DS Techeetah - 7"533
5 - Sam Bird (Jaguar) - Jaguar - 7"877
6 - Antonio Félix Da Costa (DS) - DS Techeetah - 8"971
7 - Edoardo Mortara (Mercedes) - Venturi - 13"356
8 - Pascal Wehrlein (Porsche) - Porsche - 14"216
9 - Nick Cassidy (Audi) - Envision - 14"543
10 - André Lotterer (Porsche) - Porsche - 19"339
11 - Lucas Di Grassi (Mercedes) - Venturi - 19"731
12 - Alexander Sims (Mahindra) - Mahindra - 24"758
13 - Jake Dennis (BMW) - Andretti - 25"029
14 - Oliver Askew (BMW) - Andretti - 28"039
15 - Sergio Sette Camara (Penske) - Dragon - 28"645
16 - Sebastien Buemi (Nissan) - Nissan e.dams - 28"865
17 - Oliver Turvey (NIO) - NIO - 58"372
18 - Antonio Giovinazzi (Penske) - Dragon - 1'07"231
19 - Dan Ticktum (NIO) - NIO - 1'19"306
Giro più veloce: Nick Cassidy 1'41"729
Ritirati
25° giro - Nyck De Vries (Mercedes) - Mercedes
17° giro - Oliver Rowland (Mahindra) - Mahindra
1° giro - Maximilian Günther (Nissan) - Nissan e.dams
Il campionato
1.Mortara 49 punti; 2.Vandoorne 46; 3.Frijns 42; 4.Vergne 39; 5.De Vries 37; 6.Wehrlein 34; 7.Lotterer 31; 8.Evans 26; 9.Dennis 26; 10.Di Grassi 25.