28 Gen [12:46]
Sainz si lancia per il 2016
sognando la Red Bull
Jacopo Rubino - Photo4
"Sono impaziente". Carlos Sainz ha una gran voglia di tornare in pista per iniziare il cammino verso il suo secondo Mondiale di Formula 1: dovrà attendere fino al 22 febbraio, quando guiderà la nuova Toro Rosso nella prima giornata di test del 2016. Il pilota spagnolo, incontrando la stampa nazionale, ha espresso ottimismo sulla competitività della futura STR11: "I dati a Faenza sono positivi, dovremmo fare un passo avanti. A livello aerodinamico non c'è molto margine, ma il motore Ferrari sarà più potente".
La novità principale è appunto il passaggio (anzi, il ritorno) ai propulsori di Maranello in sostituzione dei Renault spesso criticati dalla casa madre Red Bull, che alla fine continuerà tuttavia ad utilizzarli con il marchio TAG-Heuer. Una situazione che, per qualcuno, mette la Toro Rosso addirittura in posizione di vantaggio. Sainz, tuttavia, non è dello stesso avviso: "È pericoloso pensare che batteremo la Red Bull, non credo avremo una macchina più forte della loro. Dobbiamo ricordare che il nostro budget è inferiore, e noi siamo piloti più giovani. In Australia capiremo il nostro livello, se saremo fra i primi otto o i primi dodici".
Il driver madrileno ambisce alla promozione in Red Bull: per impressionare Helmut Marko ci vorranno i risultati, ma sarà fondamentale avere più fortuna rispetto al 2015, quando troppi problemi tecnici lo hanno spesso fermato. "Il mio obiettivo è sempre andare in Red Bull e vincere il titolo", ha ribadito Sainz, costretto a sgomitare pure con l'astro nascente Max Verstappen, suo compagno di box. Un confronto che, comunque, non lo spaventa: "In tutta la scorsa stagione ha compiuto solo tre sorpassi in più rispetto a me, ma i suoi erano più spesso in TV. Il team sa ciò che ho fatto, la telemetria e i numeri non mentono". Carlos non teme neppure la pressione che grava sulle sue spalle: "È vero che ora ci sono aspettative più alte, ma dal 2014 la mia carriera è sempre stata così. O tutto, o niente. Adesso so cosa è il massimo in Formula 1, e so come migliorare".