Jacopo RubinoLa gara più calda nella storia della Formula E, 37 gradi, la vince Sam Bird. È un grande successo quello del britannico a Santiago del Cile, che lo rilancia in modo prepotente in campionato. In un colpo solo scavalca infatti molti degli altri "big", che hanno vissuto una giornata da dimenticare: in primis Sebastien Buemi, scattato dalla pole e andato clamorosamente a sbattere al giro 23, quando, ormai da diverse tornate, stava cercando di contenere il rivale di casa Virgin e Pascal Wehrlein.
Bird, quarto in griglia con la sua Audi clienti, ha presto superato di forza la vettura ufficiale di Daniel Abt, mentre al decimo passaggio è riuscito a mettersi dietro la Mahindra di Wehrlein. Quindi, dopo aver agguantato Buemi, ha avuto la strada spianata grazie all'errore compiuto dal rivale svizzero.
Nelle ultime fasi Bird poteva essere minacciato da Wehrlein, ma il tedesco ha dovuto rallentare per raggiungere la bandiera a scacchi. La piazza d'onore è comunque un ottimo viatico per l'avventura nella serie elettrica dell'ex F1 e DTM, iniziata soltanto nella scorsa tappa in Marocco in maniera sfortunata. A completare il podio Daniel Abt, visto che Alexander Sims (terzo al traguardo) è stato penalizzato per la manovra che aveva mandato in testacoda il nostro Edoardo Mortara. Il ginevrino per fortuna ha potuto proseguire senza danni e da quinto è stato così promosso quarto, mentre l'inglese della BMW è scivolato ottavo. Proprio come era partito.
Fuori gioco Stoffel Vandoorne, che ha sprecato un buon risultato potenziale con un crash, ma anche il campione in carica Jean-Eric Vergne e Antonio Felix da Costa, trionfatore in Arabia. Per entrambi le cose si erano messe male sin dalle qualifiche, e sono stati protagonisti di un contatto "a catena" innescato dall'altra DS Techeetah di André Lotterer.
A mani vuote Lucas Di Grassi, risalito in zona punti (dopo essere stato escluso dalle qualifiche), ma scivolato dodicesimo per una sanzione. Tira invece un piccolo sospiro di sollievo Jerome D'Ambrosio, da ventesimo a ottavo con l'aiuto dei provvedimenti dei commissari. Abbastanza per mantenere la vetta della classifica generale con solo un punto di vantaggio: il belga è a quota 44, Bird a 43.
Gli altri ritirati sono stati Tom Dillmann e Maximilian Gunther (entrambi rimasti fermi lungo la pista, le alte temperature hanno forse messo in crisi le loro batterie), Felipe Massa (sospensione danneggiata quando è stato accompagnato a muro) e Oliver Rowland, altra "vittima" delle barriere.
Aggiornamento: Penalizzato anche D'Ambrosio, Bird leader del campionatoSabato 26 gennaio 2019, gara1 - Sam Bird (Audi) - Virgin - 36 giri 47'02"511
2 - Pascal Wehrlein (Mahindra) - Mahindra - 6"489
3 - Daniel Abt (Audi) - Audi Abt - 14"529
4 - Edoardo Mortara (Venturi) - Venturi - 17"056
5 - Robin Frijns (Audi) - Virgin - 20"276
6 - Mitch Evans (Jaguar) - Jaguar - 23"755
7 - Alexander Sims (BMW) - BMW Andretti - 27"590
8 - Jerome D'Ambrosio (Mahindra) - Mahindra - 41"984
9 - Oliver Turvey (NIO) - NIO - 45"059
10 - José María López (Penske) - Dragon - 45"376
11 - Nelson Piquet Jr (Jaguar) - Jaguar - 48"635
12 - Lucas di Grassi (Audi) - Audi Abt - 1'03"552
13 - André Lotterer (DS) - DS Techeetah - 1'14"706
14 - Gary Paffett (Venturi) - HWA - 1 giro
Ritirati32° giro - Oliver Rowland
24° giro - Antonio Felix da Costa
23° giro - Jean-Eric Vergne
22° giro - Sebastien Buemi
18° giro - Stoffel Vandoorne
13° giro - Maximilian Gunther
13° giro - Felipe Massa
11° giro - Tom Dillmann