21 Mar [8:51]
Sauber in coda ma non rassegnata
Ericsson: "Positivo per Melbourne"
Jacopo Rubino - Photo4
I propositi espressi durante la pausa invernale si sono rivelati un po' troppo ottimistici: la Sauber al momento non è in grado di lottare a centro gruppo. Lo hanno detto i test invernali, in cui la vettura elvetica si è scoperta la Cenerentola di una Formula 1 ora orfana della piccola Manor. "Ci sono dieci squadre, la nostra posizione iniziale è la decima", ha ammesso il fondatore Peter Sauber, ormai non più coinvolto dopo la cessione della proprietà al fondo Longbow Finance avvenuta nei mesi scorsi. Tanto da essere in vacanza in Sudafrica, come riporta il quotidiano Blick.
La compagine di Hinwil, quindi, dovrà affrontare il Gran Premio d'Australia giocando in rimessa, ma con un piccolo asso nella manica. "Le prove ci hanno dato coraggio, perché Honda e Renault hanno avuto problemi di affidabilità", ha infatti spiegato Marcus Ericsson. Con un po' di fortuna e qualche variabile, strappare un piazzamento in zona punti non è insomma impossibile, seppur lo svedese sia stato onesto: "Siamo lontani da dove vorremmo essere".
La scelta di proseguire con la power unit Ferrari in versione 2016 costerà sicuramente decimi, per giunta in maniera sempre più incisiva con il procedere del campionato, ma almeno nella prima parte della stagione potrà garantire un pacchetto più solido rispetto alla concorrenza. "Spero che alla fine si riesca a superare una o due scuderie", ha auspicato Peter Sauber, ma quali? "Penso che la Haas sia la più vicina a noi", ha ad esempio indicato Ericsson, "ma è difficile fare previsioni con soli otto giorni di test".
"Vado a Melbourne con spirito positivo, vediamo come andranno le cose. Il circuito è impegnativo, sarà una bella sfida trovare il giusto assetto ma sono fiducioso che ne saremo capaci", ha concluso lo svedese, che per la sua quarta campagna iridata non vuole subito limitarsi alla lotta interna con Pascal Wehrlein, suo nuovo compagno di box.
Il giovane tedesco vanta peraltro un gap di chilometri rispetto agli avversari, avendo saltato la prima fase di collaudi a causa dell'infortunio rimediato nell'incidente di gennaio nella Race of Champions a Miami. "Nella seconda settimana siamo stati produttivi", ha comunque rassicurato il pupillo Mercedes, "e sono riuscito a prendere confidenza con la macchina. La preparazione fisica è stata intensa e mi sento pronto. Conto nel lavoro del team".