21 Ago [17:01]
Spa - Qualifica
Vandoorne imperiale, Rowland al top
Jacopo Rubino
Mancano circa sei minuti alla bandiera a scacchi quando Stoffel Vandoorne rientra ai box ed esce dall'abitacolo. Ha il miglior tempo, 1'56"278, e assisterà alle ultime battute della sessione da spettatore. È l'immagine più significativa delle qualifiche di GP2 Series a Spa-Francorchamps, quella che ribadisce la superiorità del belga sul resto della pattuglia. Perchè nessuno dei suoi avversari riuscirà a batterlo. Alla fine, infatti, per il portacolori della ART Grand Prix è maturata la quarta pole position del 2015, l'ottava personale nella categoria cadetta, ritoccando il record assoluto già stabilito in Austria.
In condizioni meteo perfette, quasi inusuali per le Ardenne (23 gradi l'aria, 40 l'asfalto), il pupillo McLaren ha deciso di giocare d'anticipo rispetto a tutti gli altri. Una strategia che ha funzionato. E grazie anche alle più performanti gomme soft portate dalla Pirelli, contro le medium del 2014, Vandoorne ha stracciato il riferimento che lui stesso aveva siglato dodici mesi fa sul medesimo tracciato. Senza dimenticare che i quattro punti guadagnati gli consentono di salire a 198 in classifica generale: il titolo si avvicina ancora un po'.
Ad affiancarlo sulla griglia di gara 1 sarà un fantastico Oliver Rowland. Il britannico, alla sua seconda apparizione in GP2 con la MP Motorsport, ha agguantato addirittura la prima fila, con un ritardo contenuto a un decimo e mezzo. Il leader della Formula Renault 3.5 è riuscito a prevalere su Sergey Sirotkin (diventato una certezza così come la Rapax), Jordan King (alla migliore qualifica dell'anno con Racing Engineering) e Nobuharu Matsushita, risalito di forza dopo qualche incertezza nelle prove libere con la Dallara ART.
Dietro a Vandoorne, quindi, troviamo ben quattro rookies, un dato da non sottovalutare. Il giapponese, tuttavia, potrebbe rischiare una penalità per aver ostacolato Andre Negrao a Blanchimont, mentre effettuava uno zig-zag per mandare i pneumatici in temperatura. Sesta posizione, invece, per l'ormai esperto Mitch Evans. Il neozelandese del Russian Time ha preceduto Pierre Gasly (Dams) e Alexander Rossi. L'americano della Racing Engineering nelle fasi conclusive sembrava persino capace di minacciare la pole di Vandoorne, dopo aver marcato il miglior parziale nel primo intermedio, ma ha poi mollato il colpo. Non ha brillato il poleman dello scorso round a Budapest, Alex Lynn (Dams), nono.
Delusione anche per Rio Haryanto, 11esimo con fatica per il team Campos. Non esattamente ciò che ci si aspetta da chi è secondo in campionato. Dietro all'indonesiano il nostro Raffaele Marciello con la vettura della Trident, il cui venerdì è stato decisamente avaro di soddisfazioni. L'italiana Lazarus registra infine il 18esimo posto di Sergio Canamasas e il 19esimo di Nathanael Berthon.
Lo schieramento di partenza di gara 1
1. fila
Stoffel Vandoorne - ART - 1'56"278
Oliver Rowland - MP - 1'56"425
2. fila
Sergey Sirotkin - Rapax - 1'56"513
Jordan King - Racing Engineering - 1'56"625
3. fila
Nobuharu Matsushita - ART - 1'56"659
Mitch Evans - Russian Time - 1'56"661
4. fila
Pierre Gasly - DAMS - 1'56"701
Alexander Rossi - Racing Engineering - 1'56"845
5. fila
Alex Lynn - DAMS - 1'56"985
Norman Nato - Arden - 1'57"019
6. fila
Rio Haryanto - Campos - 1'57"143
Raffaele Marciello - Trident - 1'57"218
7. fila
Robert Visoiu - Rapax - 1'57"273
Arthur Pic - Campos - 1'57"275
8. fila
Nick Yelloly - Hilmer - 1'57"328
Julian Leal - Carlin - 1'57"440
9. fila
Richie Stanaway - Status - 1'57"528
Sergio Canamasas - Lazarus - 1'57"560
10. fila
Nathanael Berthon - Lazarus - 1'57"615
Andre Negrao - Arden - 1'57"661
11. fila
Daniel De Jong - MP - 1'57"746
Artem Markelov - Russian Time - 1'57"809
12. fila
Marlon Stockinger - Status - 1'58"136
Gustav Malja - Trident - 1'58"371
13. fila
Sean Gelael - Carlin - 1'58"402