Marco Cortesi
Tra le squadre più in cerca di rivincita dell'IndyCar 2024 ci sono sicuramente i team Meyer Shank Racing e Rahal Letterman Lanigan, che dopo periodi di grande difficoltà, hanno mostrato alla fine dello scorso anno segnali molto interessanti.
Meyer Shank al crocevia
Per quanto riguarda la struttura diretta da Michael Shank, della quale comproprietaria e sponsor è anche Liberty Media, si optato per due piloti, entrambi che terminano per qvist, ma uno ormai molto esperto e uno di ritorno alle ruote scoperte dopo tanti anni. Felix Rosenqvist ha avuto due stagioni al di sotto delle attese in McLaren, nonostante abbia fatto vedere un buon potenziale. Per la prima volta però, da MSR lo svedese sarà chiaramente il pilota di punta e questo potrebbe aiutarlo ad affermarsi. Tom Blomqvist in LMP2 e DPi ha fatto benissimo, ma tornando alle formule dal 2014, ha faticato nei primi appuntamenti. E' un po' una scommessa, ancora più importante dopo la chiusura del programma nei prototipi.
Lundgaard la speranza per Rahal-Letterman-Lanigan
In RLL, Christian Lundgaard è l'uomo del futuro. Quest'anno, nonostante gli alti e bassi del gruppo, ha fatto quattro top-5, inclusa una vittoria. Con Graham Rahal arrivato oltre i 35 anni, si sta forse accettando in squadra che serva un altro pilota di punta. Anche per Rahal c'è stato un miglioramento, ma non è stato incisivo come il compagno ma non è detto che oggi tutti gli dedichino la stessa quantità di sforzi esclusivi come in passato. La terza macchina è un rebus, con al volante Pietro Fittipaldi. In più, Juri Vips è tuttora a libro paga e potrebbe essere portato in pista qualora si verificassero le condizioni.
In questo caso, il dubbio sembra essere lo staff. Ci sarebbero diversi ruoli da riempire in RLL, con diversi ingegneri partiti verso il quinto team di Ganassi e verso McLaren. Ora che la struttura creata da Stefano Sordo sta iniziando a "macinare", sarebbe un peccato se non trovasse "benzina".