2 Mar 2011 [13:07]
Vettel lancia l'allarme gomme
Ecclestone quello delle ali mobili
Massimo Costa
Sembra non avere azzeccato nulla la FIA. Che prima si è inventata l'assurda soluzione delle ali mobili telecomandate dalla direzione gara, poi le gomme che si degradano in fretta. Tutto questo per cosa? Per lo spettacolo? Ma non stiamo forse assistendo da qualche stagione a Mondiali molto combattuti, spesso decisi all'ultimo Gran Premio, con diversi piloti in grado di aggiudicarsi il campionato? O abbiamo visto un altro film? Eppure continuiamo a sentire che occorre creare lo spettacolo. E come lo si crea? Rendendo tutto più finto? Con una serie di pit-stop per il cambio pneumtaici che finiranno per generare solo confusione allo spettatore in tribuna e davanti alla TV? Per non parlare del pericolo gratuito che si avrà nella corsia box.
La F.1 ha sempre alternato Gran Premi divertenti a Gran Premi noiosi. Era così negli anni Settanta, Ottanta, Novanta, Duemila. Eppure nel corso del 2010 abbiamo continuat a leggere sui quotidiani sportivi e anche sul settimanale specializzato, la parola Formula Noia. Formula Noia un campionato che aveva cinque contendenti al titolo? Eh si, abbiamo proprio visto un altro film... La cosa buffa è che ora i piloti iniziano a lamentarsi delle possibili quattro soste durante un GP, in primis il campione del mondo Sebastian Vettel, che solo qualche settimana fa appariva divertito da questa possibilità. Poi, Bernie Ecclestone ha sollevato il problema delle ali, sottolineato anche da Vettel. E se un'ala, si chiede il boss inglese, rimanesse "aperta" quando il pilota la richiama, che succederà in fase di staccata e curva successiva?