Michele Montesano
Per la Formula 1 il 2026 è dietro l’angolo. Sebbene il nuovo regolamento tecnico entrerà in vigore solamente tra due stagioni, le squadre potranno iniziare a lavorare alle nuove monoposto già a a partire dal prossimo primo gennaio. Anche in virtù di questo la FIA, nel recente Consiglio Mondiale tenutosi in Ruanda, ha svelato il nuovo rendering della monoposto che farà da linea guida per le future F1 del 2026. Rispetto alla versione presentata a giungo, la nuova vettura ha subito alcune interessanti modifiche.
In questi mesi la FIA e i team hanno lavorato a stretto contatto per delineare alcuni punti in merito all’aerodinamica e all’aspetto esteriore delle monoposto. Le novità, rispetto alla prima versione, sono molteplici e coinvolgono diverse aeree bilanciando, così, l’aerodinamica complessiva della monoposto oltre a renderla più accattivante e gradevole da osservare.
A subire una prima modifica è già il musetto. Questo non si adagia più sul profilo principale dell’alettone anteriore, così come avviene tuttora, ma è collegato al profilo tramite due piccoli supporti. Il muso leggermente rialzato, assieme al profilo a cucchiaio dell’ala, consente un incremento di portata d’aria nella parte inferiore della vettura. Flusso che, poi, andrà ad alimentare il fondo piatto.
L’alettone anteriore presenta tre profili di cui l’ultimo, con forma ad ala di gabbiano, sarà mobile con un’incidenza che varierà tra i tratti rettilinei e le curve. Rivisti anche i profili verticali che, oltre a una canalizzazione sul fondo, avranno un piccolo flap per spostare l’aria al di fuori della sagoma dello pneumatico. A tal proposito dietro le ruote anteriori troviamo un vero e proprio deviatore di flusso che, oltre al compito di pulire l’aria dalle turbolenze generate dal rotolamento degli pneumatici, sarà utile per bilanciare il carico aerodinamico della monoposto.
Più convenzionale la forma delle prese dei radiatori ma, appena sotto, troviamo cinque vorticatori per convogliare il flusso verso il fondo piatto. Il pavimento di quest’ultimo avrà una forma più pulita ma, osservando le immagini, la rampa del diffusore inizierà prima delle ruote posteriori. Ciò significa che il carico generato dal sotto vettura sarà ulteriormente incrementato. Anche le pance saranno snelle con un cofano che si presenta più chiuso in coda, infatti sulla parte superiore sono presenti delle branchie per smaltire il calore.
Rivisto anche l’alettone posteriore che, così come quello anteriore, presenta tre profili. Ricordiamo che dal 2026 non ci sarà più il DRS ma i flap continueranno lo stesso ad essere attivi. Nello specifico l’ala anteriore e la posteriore lavoreranno all’unisono in due modalità. La Z-Mode, ad alto carico, verrà utilizzata in curva mentre la X-Mode, in rettilineo, vedrà i flap reclinarsi per diminuire la resistenza aerodinamica aumentando così la velocità di punta.
Le paratie verticali dell’alettone posteriore presenteranno una forma simile a quelle delle vetture attuali. Infine le ruote saranno ancora carenate ma non totalmente. Infatti, dal rendering della FIA, i cerchi verranno coperti parzialmente lasciando libera la parte centrale in corrispondenza del dado di serraggio della ruota. Ciò costringerà i team a dover gestire in maniera differente i vortici turbolenti generati dal rotolamento degli pneumatici.
Dal 2026 sarà, inoltre, introdotto un nuovo ‘Regolamento Operativo’ che avrà il compito di disciplinare tutte le attività dei team al di fuori dei weekend di gara. Tali regole andranno a incidere, ad esempio, sui test aerodinamici e le prove riguardo le power unit. Questo regolamento, inoltre, integrerà sia quello Sportivo che il Tecnico.