28 Mag [20:48]
A Montecarlo solo un punto,
la Haas maledice la sfortuna
Jacopo Rubino - Photo4
La Haas è andata via da Montecarlo con un punto in tasca, non abbastanza per essere soddisfatti. "Siamo delusi. Tutto ciò che poteva andare per il verso sbagliato è accaduto", ha commentato senza peli sulla lingua il team principal Gunther Steiner. "È stata colpa di varie circostanze. Non voglio nemmeno approfondirle, altrimenti bisognerebbe scriverci un libro".
Per il Gran Premio vissuto dalla squadra americana, la svolta negativa è stata la safety-car intervenuta a causa dell'incidente di Charles Leclerc: Kevin Magnussen, che era sesto dopo la splendida qualifica, effettuando subito il pit-stop è precipitato nella mischia di metà gruppo, da cui non si è più potuto tirare fuori. Un destino condiviso con altri avversari. Dodicesimo al traguardo, il danese è stato penalizzato di 5"per il taglio alla chicane del Porto mentre lottava con Sergio Perez, diventando 14esimo. In sostanza, non è cambiato nulla.
La stessa sanzione è stata comminata a Romain Grosjean per aver superato la linea di uscita della corsia box, scivolando da nono a decimo. Al francese, 13esimo in griglia, è comunque andata un po' meglio che al compagno: resistendo per i primi 50 giri con i pneumatici soft, viaggiando persino quinto, si è garantito in quache modo la permanenza in top 10 e il primo punto personale della sua stagione 2019 di Formula 1.
"Il risultato è stato superiore alle aspettative, abbiamo tentato una strategia diversa. Ci abbiamo provato, ma forse Albon è rimasto davanti a noi un po' troppo a lungo, e con strada libera le mie gomme erano ormai troppo usurate", ha raccontato il transalpino. Al quale è pesato il mancato accesso in Q3, complice il traffico. "In definitiva, è stata la qualifica a costarci punti". Grosjean si accontenta, non può farlo Magnussen: "Fino alla gara era stato un weekend perfetto", si rammarica il danese.
Nel Principato la VF-19 motorizzata Ferrari si è del resto mostrata molto competitiva. "Sappiamo che macchina è più veloce di quanto raccolto. Ed è un aspetto positivo a cui guardare", mette in evidenza Steiner. Manca solo un po' di buona sorte: "Attendiamo un giorno in cui non saremo sfortunati... non chiedo nemmeno di avere fortuna, solo di non avere sfortuna", è l'augurio del manager altoatesino. Magari già per il Canada.