21 Nov [16:50]
Al Sakhir, dopo 3 ore
Porsche in difficoltà: si contano i punti
Marco Cortesi
La Porsche aveva due vantaggi consistenti all’arrivo in Bahrain nella lotta per il titolo 2015 del WEC. Il primo, il consistente margine di vantaggio di Timo Bernhard, Mark Webber e Brendon Hartley. Il secondo, una situazione di consumo praticamente perfetta ad Al Sakhir con la possibilità di effettuare un pit-stop in meno.
Dopo metà gara nel regno mediorientale, entrambi questi “plus” sono stati nettamente ridimensionati: il primo da un problema con un attuatore del propulsore che ha fatto perdere alla vettura di punta diversi giri. Il secondo con una provvidenziale Full Course Yellow che ha permesso all’Audi di Treluyer-Lotterer-Fassler di fermarsi per la quarta sosta minimizzando la perdita.
Quando si è nella quarta ora di gara, al comando c’è la Porsche numero 18 di Jani—Lieb-Dumas, con a 10” l’Audi rivale della 17 per il titolo. Entrambi gli equipaggi hanno approfittato di una nuova situazione di Full Course Yellow: ora la sfida sarà diretta anche se l’Audi ha in questa fase gomme più vecchie.
La situazione del Mondiale è ora in bilico. Al quinto posto (grazie ad una rottura di un disco freno sulla seconda R18) Webber deve sperare: in caso i rivali dell’Audi vincessero, avrebbero bisogno di un quarto posto, che potrebbe comunque finire nelle loro mani con un… “harakiri” della vettura gemella. In caso invece di vittoria per Jani e compagni… basterebbe in pratica terminare la gara. Sarà un finale tiratissimo, e andrà valutata l'incidenza del consumo: con una sosta in meno, in Porsche si potrà spingere al limite?
Ferrari, missione impossibile in GTE-Pro
Mentre il LMP2 Richard Bradley conduce per il team KCMG, ma le due vetture del team G-Drive sono al terzo e quarto posto controllando la lotta per il campionato, in casa Ferrari si è provato il tutto per tutto, approfittando della Full Course Yellow. Al momento, Gimmi Bruni è secondo dietro a Makowiecki-Pilet, con il secondo bravissimo a prendere subito la testa. Davide Rigon è quinto: il vicentino ha però riportato un problema dopo che James Calado era riuscito ad agguantare la seconda piazza. Richard Lietz, dopo uno start difficile della 911 numero 91, continua a non mantenere appieno il passo dei rivali: problemi condivisi anche col compagno di vettura. Lo scarso numero di GTE-Pro ed i problemi di Rigon sono però arrivati in suo soccorso.
Tra le GTE-Am, conduce tranquillamente la Porsche di Patrick Long, su riscontri quasi da Pro.