15 Ago [18:23]
Alonso, che succede adesso?
In attesa delle mosse McLaren
Marco Cortesi
È passato un solo giorno dall'annuncio dell'addio alla Formula 1 di Alonso, e già sono riprese le voci sul mercato IndyCar temporaneamente placatesi all'inizio della pausa estiva. A tener banco sono gli sforzi della McLaren per essere al via l'anno prossimo. Dopo le prime voci, che si erano fatte pressanti, sull'alleanza con Honda ed il team Andretti, sembrerebbe essere tutto nuovamente in discussione, con non solo un altro team ma anche un altro costruttore, Chevrolet, tornato in gioco. Spesso, tuttavia, tali voci sono state usate per alimentare la pressione nelle trattative. Finora era stato fatto anche il nome del Rahal Letterman Racing squadra sempre motorizzata Honda.
Serve fare tutto il campionato
Se Alonso vuole tentare l'assalto alla Tripla Corona, dovrà fare tutto il campionato, questo è poco ma sicuro, per aumentare la chimica con la tipologia di gare e con la vettura, che è ora molto più difficile da controllare di quella usata lo scorso anno. La Dallara 2018 ha tradito piloti di grande esperienza, e sono richiesti più chilometri per trovare la confidenza giusta per 500 Miglia di fila. Soprattutto, occorre provarla in tutte le condizioni meteo, diventate molto più influenti: ad esempio, a Indy quest'anno le temperature alte hanno portato grandissime difficoltà.
Andretti, un porto sicuro...
Altrettanto sicuro, l'approdo di Fernando Alonso meriterebbe del materiale al top, con l'assistenza di una scuderia di altissimo livello per ridurre il divario di esperienza. Il che, per Chevrolet, vorrebbe dire una sola opzione, Penske. Alla base, una decisione di principio, ovvero se McLaren vuole entrare come fatto a Indy 2018, di fatto noleggiando una vettura, o investire di più anche in termini di risorse umane e tecniche. Difficile che il Capitano voglia condividere i propri segreti, a meno che non sia pesantemente... incentivato. Andretti, per la flessibilità dimostrata in passato in questo tipo di operazioni, sembra restare il partner d'elezione, anche perché si era parlato di una seconda vettura: il nome che è circolato è comprensibilmente quello di Nicholas Latifi, il cui padre ha appena investito pesantemente in McLaren e che si trova a dover effettuare il balzo dalla Formula 2.
Per Alonso non solo opportunità sportive
Ci si attende che parte dell'affare Alonso-IndyCar sia anche il marchio d'abbigliamento Kimoa, fondato dal pilota stesso e promosso a Daytona e Indy, oltre che sulla McLaren. Quello degli USA è un mercato fondamentale, e nelle corse americane si sono sempre trovate delle piattaforme importanti per veicolare il marketing. Basti pensare ai cappellini "stars and stripes" diventati un must per tifosi e non solo dopo le apparizioni USA. Per l'asturiano, quella della stagione 2019 potrebbe essere un'occasione per sbancare, ma non solo in pista...