20 Set [15:58]
Alonso e le bustarelle ai
meccanici McLaren nel 2007
Massimo Costa - XPB Images
State tranquilli che dove in F1 ci sono controversie, fatti poco chiari, tradimenti, di mezzo c'è Fernando Alonso. Grande pilota, senza dubbio, ma uomo divisivo, difficile, controverso, spesso inutilmente polemico. L'ultima bomba che mette a nudo il comportamento del due volte campione del mondo spagnolo arriva da Marc Priestley, ex meccanico McLaren e successivamente divenuto giornalista televisivo inglese al seguito della Formula 1 e della Formula E.
Al podcast PitStop, Priestley ha raccontato una storia decisamente inimmaginabile e relativa al 2007, quando lui lavorava in McLaren e i piloti erano Alonso e il debuttante Lewis Hamilton. Ecco le parole di Priestley: "Una delle tattiche di Nando era quella di portare tutta la squadra dalla sua parte nel box. Al mio arrivo in pista, prima di una gara, notai che uno tra il suo manager e l’allenatore stava distribuendo piccole buste marroni piene di soldi, erano per tutti coloro che non lavoravano sulla macchina di Lewis”.
“Alonso pagava per avere il supporto di più persone, cercava di lottare contro il controllo del team. Ricordo che aprii questa busta marrone e c'erano circa 1.500 euro. Era tutto così losco. Non c’erano contrassegni e così mi sono detto ‘Grazie mille, ma che cos’è?’. Poi, il suo allenatore si allontanò e io rimasi con questa cosa che dentro era letteralmente piena di soldi. Le uniche persone che non ricevettero quella busta sono stati i ragazzi che si occupavano della monoposto di Lewis".
"Cominciai a capire cos'era successo, Fernando stava cercando di ottenere il supporto di sempre più persone, incoraggiandole a sostenere lui in questa battaglia con Hamilton che c’era nel nostro team. La tattica si può dire che sia stata intelligente, ma alla fine, ovviamente, la voce si è sparsa e ci è stata fatta donare l’intera somma in beneficenza. È stata la cosa giusta da fare, ma questo è stato un piccolo spunto per capire le diverse mentalità tra i due piloti”. Queste dunque le parole di Priestley e vediamo se ci sarà una replica da parte di Alonso o di altri ex componenti del team McLaren nel 2007.
La storia ci racconta che alcuni piloti, dopo una vittoria, regalano una sorta di bonus ai componenti del team. Ma di certo, mai si è saputo che un pilota elargisse (in termine giuridico si potrebbero definire tangenti o tentativo di corruzione) soldi per portare i componenti di una squadra di F1 dalla propria parte. E forse, dopo 15 anni, ora si capisce perché Alonso avesse perso la fiducia di Ron Dennis e del resto del team (e non poteva essere diversamente) mentre Hamilton, al debutto in F1, riusciva a mettere in ombra il due volte iridato grazie al suo incredibile talento. Una rivalità assurda, un clima nella squadra rovinato da Alonso, che poi apparve felice quando Hamilton perse il mondiale, ricordiamo da debuttante, all'ultima gara a vantaggio di Kimi Raikkonen.