Jacopo Rubino - Photo4Sembra quasi incredibile, ma è tutto vero. Al fianco della partecipazione in Formula 1, Fernando Alonso nel 2018 disputerà con la Toyota la 24 Ore di Le Mans e l'intera stagione nel World Endurance Championship, con l'unica eccezione della tappa al Fuji concomitante il 21 ottobre con il GP degli Stati Uniti. Il debutto è quindi previsto a maggio con la 6 Ore di Spa-Francorchamps.
Il pilota spagnolo ha infatti ottenuto il via libera dalla McLaren, e dopo la prima esperienza alla 24 Ore di Daytona in una gara di durata potrà davvero tentare l'impresa di aggiudicarsi la mitica maratona della Sarthe: per lui ci sarà la vettura più competitiva del lotto, quella Toyota che dopo l'addio della Porsche al WEC sarà l'unica LMP1 ibrida. Alonso sarà nell'equipaggio #8, dividendo l'abitacolo con due ex F1: Sebastien Buemi e Kazuki Nakajima, mentre sulla #7 ci saranno Kamui Kobayashi, Mike Conway e Jose Maria Lopez. Anthony Davidson fa un passo indietro e resterà come collaudatore e riserva: quasi sicura quindi la sua presenza in Giappone per sostituire lo stesso Alonso.
"Devo ringraziare la McLaren per questa opportunità: è una grossa sfida, possono esserci tanti imprevisti, ma sono pronto e non vedo l'ora di esserci", ha commentato il due volte iridato. Di fatto, è un bel regalo ricevuto dal boss Zak Brown, che ha dimostrato di voler favorire il desiderio dell'asturiano di misurarsi in altri contesti al di fuori della F1, andando a caccia di quella famosa Tripla Corona del motorsport. "Per parecchio ho seguito Le Mans da vicino, ho sempre voluto affrontarla".
Alonso, in ogni caso, ha voluto precisare: "In nessun modo questo mi distrarrà dall'impegno in F1 con la McLaren. L'obiettivo sarà essere competitivi in tutti i Gran Premi, e sono sicuro che siamo più vicini a farcela". A spingere il team di Woking ci sarà adesso la motorizzazione Renault, con la possibilità di maggiori soddisfazioni.
Fernando ha già guidato la TS050 Hybrid a novembre, nei rookie test andati in scena sul circuito di Sakhir: per lui 113 giri complessivi e un miglior tempo di 1'43"013, anticipazione di quella che sarà la sua prossima avventura agonistica.