29 Gen [15:03]
Alonso pensa al ritorno in F1?
"Il 2021 sarebbe un buon momento"
Jacopo Rubino
È diventato un girovago del motorsport, vecchio stile, tra Indianapolis (dove a maggio tornerà per la terza volta), endurance e Dakar, ma per la prossima stagione Fernando Alonso sembra aver di nuovo voglia di Formula 1. Se mai gli era passata. Adesso lo spagnolo gioca a carte scoperte: "C'è una questione in sospeso, perché la gente crede che avrei meritato di più. Il 2021 sarebbe un buon momento per tornare, mi sento fresco e pronto. È qualcosa che voglio provare".
L'asturiano sfrutterebbe il cambio regolamentare per rimettersi in gioco, e non teme di essere troppo vecchio all'età di 39 anni: "Senza i rifornimenti, le gare non sono più così faticose. Alla domenica si viaggia 7/8 secondi più lenti rispetto alla qualifica, le nuove gomme da 18 pollici cambieranno lo stile di guida e tutti dovranno imparare", ha dichiarato al magazine F1 Racing.
Con le nuove regole si ripartirà (forse) da capo, ma sono un'arma a doppio taglio: "Alcuni team potrebbero interpretarle in modo diverso. Potresti andare in una squadra che oggi è vincente, ma se non fosse più competitiva la gente direbbe che ho preso un'altra decisione sbagliata...". Di certo Alonso non ha perso la fiducia nelle proprie capacità: “Pilotare è l'unica cosa che so fare bene. Se dovessi tornare sarà per essere più forte, e nel posto giusto vincerei".
Ma era proprio per questo motivo che nel 2018, appena iniziata l'avventura nel WEC con la Toyota, disse in maniera polemica: "La F1 è prevedibile, è un campionato di costruttori. C'è poco che il pilota possa fare". Sembra comunque improbabile un accordo con una scuderia di vertice come Mercedes, Ferrari o Red Bull: quantomeno per un'oggettiva mancanza di sedili (quelli di Charles Leclerc e Max Verstappen sono blindati), se non per la diffidenza che nel paddock si è creata verso una figura… scomoda. E mentre con la McLaren si è appena concluso il rapporto di ambasciatore, la soluzione più competitiva sarebbe sulla carta la Renault, la scuderia con cui ha ottenuto i suoi due titoli nel 2005 e 2006.
Nel frattempo Fernando ha stuzzicato Lewis Hamilton, compagno e nemico nel celebre campionato 2007: "Sarebbe bello lottare come si deve contro di lui, e magari scoprire i suoi punti deboli. Iinizia sempre l’anno lentamente, ma nessuno degli avversari ne trae vantaggio. Dobbiamo valutarlo quando è sotto pressione, perché quando hai un buon pacchetto, gli altri vanno sbattere e tu allunghi in classifica tutto appare sotto controllo". Parole sembrano dirette a Sebastian Vettel, suo erede a Maranello e principale antagonista del britannico nel 2017 e 2018. Ma che Alonso, ai tempi del tedesco in Red Bull, aveva dimostrato di non considerare al proprio livello e a quello di Hamilton.