Jacopo Rubino - XPB ImagesA fine anno la Mercedes concluderà la sua presenza in Formula 1 da costruttore completo? È l'eventualità prospettata da Autocar e RaceFans, che parlano di una riunione del consiglio di amministrazione fissata il 12 febbraio, in cui il gruppo Daimler discuterà l'avventura nella categoria regina.
Il sensazionale ciclo di successi aperto nel 2014 ha dato moltissimo alla casa di Stoccarda, ma ha richiesto ovviamente costi faraonici. Non è un mistero, lo ha detto pubblicamente il nuovo CEO Ola Kallenius, che Daimler debba attuare un contenimento delle spese (risparmiando quasi 1,5 miliardi di euro) e tagliare migliaia di posti di lavoro. La presenza nella categoria regina può apparire stridente con certe necessità, mentre da questa stagione è avvenuto l'ingresso in Formula E. Anche Daimler, come tutta l'industria automobilistica teutonica, sta puntando forte sulla propulsione elettrica.
Membri del cda erano già stati presenti all'ultimo Gran Premio del 2019 ad Abu Dhabi, quando sul podio, forse un po' strategicamente, era stata inviata Britta Seeger, capo del reparto marketing e vendite. Lasciando al termine di quest'anno, Mercedes non avrebbe bisogno di siglare il nuovo Patto della Concordia con Liberty Media.
Non è ritenuta invece a rischio la partecipazione da motorista, in carico alla sede di Brixworth: Mercedes per il 2021 ha già accordi firmati con la Williams e con la McLaren, a cui tornerà a legarsi dopo il matrimonio durato dal 1995 al 2014. Ma l'eventuale disimpegno dalla proprietà della squadra, l'ex Brawn GP acquistata a fine 2009, scatenerebbe un gigantesco effetto domino nell'intero Circus. In primis ci sarebbero da capire i piani di Lewis Hamilton, che gli eventi potrebbero spingere verso la Ferrari.
E sempre Autocar lancia un'indiscrezione-bomba: Lawrence Stroll,
interessato a rilevare Aston Martin, potrebbe allearsi con Toto Wolff, che di Mercedes F1 è azionista oltre che team principal. Il magnate canadese userebbe così il marchio britannico per l'attuale scuderia di Brackley e non per la Racing Point, oggi di sua proprietà ma che potrebbe essere venduta, in una serie di incredibili incastri.