14 Apr [15:55]
Alpine, abbiamo un problema
Avvio di stagione da dimenticare
Massimo Costa
Alpine, abbiamo un problema; non è la famosa frase dell'astronauta dell'Apollo 13 Jack Swigert "Houston abbiamo avuto un problema" , pronunciata il 13 aprile del 1970, ma poco ci manca. Il team del costruttore francese Renault arranca in sesta posizione nella classifica costruttori, con appena 8 punti conquistati dopo tre Gran Premi. Soltanto 12 mesi fa, alla terza gara disputata l'Alpine aveva in saccoccia 22 punti, era quinta con due lunghezze di distacco dalla McLaren, quarta. Ora a essere in quarta posizione è la Ferrari che di punti ne ha 26. Il divario dalla quarta piazza, è già pesante.
Ma soprattutto, in Alpine hanno digerito male, molto male, il clamoroso balzo in avanti dell'Aston Martin, seconda in classifica con 65 punti. Più del doppio di quanto raccolto, tanto per intenderci, dalla Ferrari. Quell'Aston Martin che nel 2022 in tutta una stagione aveva accumulato 55 punti. L'Alpine era stata la quarta forza dello scorso Mondiale con 173 punti, dietro a Red Bull, Ferrari e Mercedes, con la battaglia vinta contro la McLaren, anch'essa crollata quest'anno.
Come giustificare una simile crisi in casa Renault nonostante due piloti di qualità come Esteban Ocon e Pierre Gasly? Che pure l'hanno combinata grossa a Melbourne, negli ultimi due giri dopo la terza partenza, quando Ocon pur vedendo il compagno di squadra spostarsi verso destra in seguito a un repentino rientro in pista dopo divagazione sull'erba per evitare Fernando Alonso in testacoda, ha comunque tenuto giù il pedale destro dell'acceleratore, anziché far sfilare Gasly, arrivando a un clamoroso quanto insano contatto che li ha portati contro il muro e fuori dai punti.
Ocon, va detto, non è nuovo a questi momenti oscuri che ha con i compagni di squadra. Ne ricordiamo con Sergio Perez quando era alla Racing Point e poi anche nella stessa Alpine con Alonso. Peccato perché in Australia, Gasly poteva piazzarsi quinto o anche quarto e probabilmente senza quella manovra di Ocon, la visuale della classifica attuale sarebbe ben diversa. Ma questo offre il piatto, 8 miseri punti.
Come detto sopra, in Alpine la rabbia è tanta nel vedere un team come la Aston Martin, che alle spalle non ha un colosso come la Renault, ma la capacità di fare business e di vedere lontano di Lawrence Stroll , volare nelle zone alte della classifica. Come è possibile che con le risorse che Alpine si ritrova in casa, non si sia stati capaci di fare altrettanto? Sono anni che tutti si aspettano una crescita decisa dal parte del costruttore francese in F1, invece quel momento non arriva mai per la delusione del presidente Luca De Meo.
La Aston Martin è anche la dimostrazione che il budget cap può consentire a una squadra di centro classifica di compiere il salto di qualità. I piloti Alpine si interrogano sul perché la A523 non sia competitiva come vorrebbero e anche loro guardano con invidia a quanto fatto dai tecnici Aston Martin. "Replicare i loro progressi?", ha raccontato Ocon, "Dobbiamo pensare che sia possibile, altrimenti non ha senso correre. Loro hanno dimostrato che è possibile compiere un grande passo in avanti se si trovano i giusti concetti tecnici, è fattibile. Tra scorro nella sede del team almeno un paio di giorni la settimana, seguo gli sviluppi che si stanno studiando e ho visto alcune idee veramente interessanti e che non vedo l'ora siano applicate sulle nostre monoposto".
"Ma ci sono molti dettagli da sistemare, non è una cosa sola e questo rappresenta un problema perché introdurre diverse novità da un lato può portare a peggiorare altre situazioni. Bisogna trovare un corretto bilanciamento e il giusto compromesso, ma non è facile", ha concluso Ocon che nelle tre corse disputate a oggi ha un ottavo posto ottenuto a Jeddah mentre Gasly si è piazzato due volte nono tra Sakhir e Jeddah. Riuscirà l'Alpine ha divincolarsi dal centro classifica? Baku il 30 aprile e Miami il 7 maggio ci daranno i primi responsi.