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21 Feb [21:09]

Analisi tecnica Alpine A522
Passo corto e fiancate a scivolo

Michele Montesano

Grazie al famigerato ‘anno zero’ aerodinamico della Formula 1, molti team proveranno a sfruttare questa ghiotta occasione per risalire in graduatoria. È proprio il caso di Alpine che punta a schiodarsi dal quinto posto nel mondiale. Come accaduto in altre presentazioni, anche la scuderia francese ha svelato due monoposto: quella fisica, palesemente ispirata alla show car FIA, e quella virtuale verosimilmente la vettura che vedremo in pista. Non solo aerodinamica, le novità della A522 risiedono anche nella Power Unit Renault completamente rivista. L’Alpine è, per ora, la monoposto che presenta il passo più corto del lotto, oltre all’abbondante cura dimagrante per contenere il peso minimo (da regolamento non inferiore a 795 Kg).

Muso a formichiere

Anche in Alpine, come già visto in Williams, hanno adottato un musetto a formichiere con una centina centrale più bombata rispetto al resto del frontale. Tale soluzione permette una più efficace penetrazione aerodinamica, inoltre la sezione conica si inclina in avanti lasciando ampio spazio ai flussi di convergere verso il sotto scocca.



Il muso, pur collegandosi all’alettone a partire dal secondo flap, si protrae leggermente in avanti. Il profilo principale dell’ala, oltre a restare svincolato, presenta un leggero andamento a cucchiaio nella parte centrale. Gli upper flap, di corda man mano ridotta, stringono ulteriormente la sezione verso l’esterno andando a ricreare il concetto dell’Outwash.



Presente il Push Rod anteriore

Nessuno stravolgimento per quanto riguarda la sospensione anteriore che resta Push Rod. Però, a differenza di quanto visto finora sulle altre monoposto, lo schema presenta i due triangoli ben distanziati e soprattutto reclinati all’indietro.



Ciò avvallerebbe l’ipotesi di un passo inferiore ai 3600 mm massimi consentiti da regolamento. Il tirante dello sterzo è disallineato rispetto al braccio superiore per creare un soffiaggio che investe il corpo vettura. Piccole e a palpebra, in stile McLaren, le prese per raffreddare l’impianto frenante.



Nuova Power Unit e fiancate a scivolo

La zona centrale della A522 è stata sottoposta ad una vera e propria rivoluzione. Alla base troviamo la nuova Power Unit Renault, che ora adotta una configurazione ispirata a Mercedes e Honda per ridurre gli ingombri.



Se il turbo è rimasto vicino al cambio, il compressore è stato posizionato lateralmente. Ciò significa, rispetto allo scorso anno, una sezione superiore del cofano drasticamente ridotta. L’ingresso delle pance laterali presenta una forma simile a quanto visto sulla Ferrari: rialzate, strette e sviluppare in orizzontale.



Sul lato superiore le pance proseguono con una soffiatura, per energizzare il flusso, oltre a 8 branchie utili ad espellere il calore. Dopo aver ‘copiato’ l’andamento dei radiatori, i fianchi scivolano verso il pavimento della monoposto, stile Alpha Tauri, mentre il sottosquadro inferiore permette ai flussi di alimentare la zona coca cola.



L’airbox ovale presenta le 3 canalizzazioni interne mentre, subito dietro l’Halo, troviamo altre branchie per smaltire il calore con la carrozzeria che chiude in coda.

Pull Rod al retrotreno e ala piatta

Seppur restando fedele allo schema Pull Rod, la sospensione posteriore è stata completamente rivista. Il triangolo superiore presenta una forma più stretta, al contrario di quello inferiore che si infulcra nel cofano. Con le numerose branchie disseminate sul cofano motore è facile immaginare che questo sia più ‘aderente’ al retrotreno lasciando lo spazio solamente per il tubo dello scarico.



L’alettone posteriore, sorretto da un monopilone, monta un profilo principale piatto, mentre l’ala mobile del DRS è dotata di un nolder. In Alpine hanno preferito non diffondere nessuna immagine della vista posteriore per tenere al riparo da occhi indiscreti il diffusore del fondo piatto.

A prima vista la A522 sembra un mix fra le varie monoposto presentate finora. Punto cardine del progetto resta il corpo vettura e soprattutto ciò che sta sotto il cofano. Un tallone d’Achille per Renault sarà il non aver a disposizione un secondo team, per incrociare e confrontare i dati relativamente alla Power Unit della losanga.
RS Racing