Baku - Qualifica
Vettel, tre pole su quattro

Massimo Costa - Photo 4

Separati da 9 punti in classifica e da 179 millesimi sullo schieramento di partenza. Sebastian Vettel e Lewis Hamilton si presentano così, in prima fila, sul difficile circuito cittadino di Baku. Vettel ha conquistato la terza pole su quattro qualifiche disputate in questo avvio di stagione, una prova di forza la sua che ha saputo completamente ribaltare una situazione che sembrava complicata al termine delle due sessioni di prove libere del venerdì. Vettel ha ottenuto il tempo di 1'41"498 nel suo primo tentativo, sbagliando il secondo con un bloccaggio della ruota anteriore sinistra alla curva 3. Ma gli è andata bene perché Hamilton si è fermato a 1'41"677 dopo che il suo primo riferimento cronometrico era stato di 1'41"840.

Chi poteva impensierire Vettel era Kimi Raikkonen. Uscito da una Q2 negativa, caratterizzata da due lunghi in via di fuga e dal rischio di non entrare nel Q3, dovendo così montare gomme ultrasoft (che dovrà usare al via del Gran Premio mentre gli altri avranno le supersoft), il finlandese nel suo giro finale aveva il miglior tempo assoluto nel secondo settore, ma una scodata da rallista alla curva 16 gli ha fatto perdere tutto quello che aveva guadagnato ed è rimasto sul suo primo tempo, un modesto 1'42"490 che lo costringerà a partire dalla sesta piazzola. Un vero peccato per Kimi, che era partito dalla prima fila col secondo tempo nelle tre precedenti gare. Una prima sbavatura stagionale dunque, che ci può stare, nessun dramma. Ma partire per la gara con le ultrasoft si rivelerà un problema per Raikkonen.

Hamilton è tornato. Dopo due qualifiche contraddittorie ha battuto il suo compagno Valtteri Bottas, cosa che non gli era riuscita in Bahrain e in Cina, ritrovando la prima fila. Tra il campione del mondo e il suo compagno di squadra, buon terzo, un divario di 160 millesimi. La Mercedes insegue ancora, almeno in qualifica, e sarà interessante vedere cosa riserverà la gestione delle gomme in gara. Hanno deluso le Red Bull-Renault. Dopo la gran giornata di venerdì, Daniel Ricciardo è riuscito a strappare il quarto tempo nel suo secondo tentativo (nel primo ha baciato il muro alla curva 15), ma a mezzo secondo dal poleman. L'australiano ha preceduto Max Verstappen di otto centesimi, ma negli equilibri interni per Ricciardo è un risultato molto importante.

Quarta fila per una rinata Force India-Mercedes, settima con Esteban Ocon e ottava con Sergio Perez, i quali proprio su questa pista un anno fa diedero il via ad una schermaglia poco proficua per il team. Quinta fila tutta Renault con Nico Hulkenberg e Carlos Sainz, ma va rilevato che tra Perez e il tedesco vi è una differenza di mezzo secondo. Bella e piacevole sorpresa in sesta fila. La Williams ha ritrovato la verve che pareva aver perso con Lance Stroll undicesimo e Sergey Sirotkin dodicesimo. A Baku 2017, il canadese aveva colto un clamoroso terzo posto mentre per il russo questo risultato è straordinario essendo un rookie e appena al suo quarto GP. Va anche considerato il suo incidente nel terzo turno libero, che però, a quanto pare, non lo ha condizionato troppo.

La Williams si è messa dietro niente che po' di meno la McLaren-Renault di Fernando Alonso, soltanto tredicesimo e che dividerà la settima fila con l'altra piacevole sorpresa della qualifica, Charles Leclerc. Il rookie monegasco ha portato la Sauber-Ferrari in una posizione fino ad ora sconosciuta nella sessione del sabato. Stranamente in difficoltà la Haas-Ferrari, quindicesima con Kevin Magnussen mentre Romain Grosjean ha proseguito nel suo "delirio" finendo in via di fuga nel suo primo giro del Q1 e rimanendo lì, fermo, non riuscendo a inserire la retromarcia.

Nella Q1 si è sfiorata la tragedia, e non scherziamo, quando Brendon Hartley procedendo lentamente per una foratura, è rimasto in mezzo alla pista in un punto del tracciato fatto di brevi curve molto veloci e dunque pericoloso. Per un pelo, Gasly grazie a una abile manovra ha evitato di tamponare a oltre 300 orari il compagno di squadra. Poteva volare chissà dove Gasly... È difficile capire come sia possibile che un pilota di esperienza come Hartley non si sia messo da parte e soprattutto, come mai il team non ha avvertito via radio i suoi piloti mettendoli in sicurezza.

Lo schieramento di partenza

1. fila
Sebastian Vettel (Ferrari) - 1'41"498 - Q3
Lewis Hamilton (Mercedes) - 1'41"677 - Q3
2. fila
Valtteri Bottas (Mercedes) - 1'41"837 - Q3
Daniel Ricciardo (Red Bull-Renault) - 1'41"911 - Q3
3. fila
Max Verstappen (Red Bull-Renault) - 1'41"994 - Q3
Kimi Raikkonen (Ferrari) - 1'42"490 - Q3
4. fila
Esteban Ocon (Force India-Mercedes) - 1'42"523 - Q3
Sergio Perez (Force India-Mercedes) - 1'42"547 - Q3
5. fila
Nico Hulkenberg (Renault) - 1'43"066 - Q3
Carlos Sainz (Renault) - 1'43"351 - Q3
6. fila
Lance Stroll (Williams-Mercedes) - 1'43"585 - Q2
Sergey Sirotkin (Williams-Mercedes) - 1'43"886 - Q2
7. fila
Fernando Alonso (McLaren-Renault) - 1'44"019 - Q2
Charles Leclerc (Sauber-Ferrari) - 1'44"074 - Q2
8. fila
Kevin Magnussen (Haas-Ferrari) - 1'44"759 - Q2
Stoffel Vandoorne (McLaren-Renault) - 1'44"489 - Q1
9. fila
Pierre Gasly (Toro Rosso-Honda) - 1'44"496 - Q1
Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) - 1'45"541 - Q1
10. fila
Brendon Hartley (Toro Rosso-Honda) - 1'57"354 - Q1
Romain Grosjean (Haas-Ferrari) - no time - Q1