27 Mar [11:03]
Brawn preoccupato per i pochi sorpassi
“Ci siamo persi troppi duelli in pista”
Marco Minghetti
Il nuovo logo, l’inno e i simpatici ragazzini al posto delle ombrelline? Tutta roba buona per riempire le fredde giornate invernali davanti ad una tastiera di un computer. La cruda realtà è che questa Formula 1 continua totalmente a mancare laddove dovrebbe davvero issarsi a disciplina di riferimento del motorsport: il sorpasso. Vi piacerebbe assistere a partite di calcio fatte solo di punizioni e calci di rigore? O preferite vedere anche i colpi di tacco, le rovesciate o quant’altro? Inspiegabilmente, la categoria di riferimento delle monoposto in pista, si è piegata a discutibili diktat ingegneristici che di fatto tolgono ogni possibilità di battaglia ai piloti in pista.
Strano, perché sin dall’annuncio di regole che sempre più spesso mortificano i talenti in pista, da più di un pulpito si erano levate forti critiche, come quelle lanciate per esempio da Patrick Head, per anni leader tecnico indiscusso alla Williams: “Se si voleva una F1 che consentisse più sorpassi, allora avrebbero dovuto scegliere una formula che diminuisse i livelli di carico aerodinamico, ma hanno deciso di andare nella direzione opposta. Questo significa rendere quasi impossibile il sorpasso, perché nessuno potrà prendere la scia di chi sta davanti. Ci si lamenta del poco spettacolo e poi si va in direzione opposta...”.
Dodici e passa mesi dopo, nel GP di Melbourne il problema è apparso chiaro a tutti, anche Ross Brawn, il tecnico designato da Liberty Media per studiare soluzioni per la F1 che verrà, appare sconsolato: “Incredibile pensare a quanti possibili duelli in pista ci siamo persi. Quando la differenza di velocità tra due auto è minima è impossibile attaccare, e lo abbiamo visto con Hamilton dietro a Vettel, e ancora tra Verstappen e Magnussen e ancora tra l’olandese e Alonso”.
"Il punto è che, finché non avremo un approccio strutturale al problema, non avremo davvero alcun progresso" - ha continuato Brawn - “Uno dei nostri obiettivi, che stiamo osservando con la FIA e le squadre, è che, per il 2021, vogliamo avere macchine che permettano ai piloti di combattere davvero in pista. Abbiamo bisogno di evolvere il design automobilistico che si avvicini al livello di prestazioni che vediamo ora, ma consenta la possibilità dei ruota contro ruota”.
Sarà quella indicata dal tecnico inglese la vera sfida di Liberty Media nei mesi a venire. Interessante vedere se i top team saranno d’accordo nel lasciare spazio ad una F1 più “easy”, o vorranno mantenersi ancorati ad una categoria sempre più nelle mani degli ingegneri.