Jacopo Rubino - XPB Images"Non vorremmo trovarci in condizione di dover considerare altre opzioni per valorizzare il nostro DNA sportivo". Mattia Binotto ha scelto un quotidiano britannico, il The Guardian, per mandare un messaggio forte: la Ferrari è contraria ad ulteriori riduzioni del budget cap in Formula 1, come vorrebbero le squadre di seconda fascia. Parole che potevano suonare ed essere interpretate come una clamorosa minaccia di ritiro dalla categora regina, tanto da aver richiesto una smentita ufficiale. "(Binotto) non ha mai detto che la Ferrari uscirà dalla F1, al contrario, ha detto che non vorrebbe dover guardare ad altre opzioni, al fianco del continuare in F1. Il malinteso è stato causato da un titolo fuorviante dell'articolo, poi corretto", è il contenuto della nota chiarificatrice. Che però tiene la porta aperta verso altri impegni agonistici.
Ma cosa aveva affermato il team principal della Rossa? "145 milioni di dollari sono già una nuova e impegnativa richiesta, rispetto a quanto fissato lo scorso giugno (175 milioni, ndr). Non ci si può arrivare senza altri sacrifici significativi, specialmente a livello di risorse umane". 145 milioni sembra quindi il limite sotto cui la Ferrari non vuole spingersi, e le motivazioni appaiono legittime.
"In F1 abbiamo scuderie con diverse caratteristiche, che operano in diversi Paesi, con diverse leggi e ognuna con il suo sistema di lavoro. Non è quindi semplice, nè immediato, apportare cambiamenti strutturali tagliando linearmente i costi. Siamo tutti coscienti delle difficoltà causate dal COVID-19, ma non bisogna reagire in modo affrettato", ha proseguito Binotto. "Il rischio è di prendere decisioni figlie dell'emergenza, senza valutare chiaramente tutte le conseguenze".
"La Formula 1 deve essere l'apice del motorsport, in termini di tecnologia e prestazioni. Deve essere attraente per i costruttori e per gli sponsor che vogliono essere associati al campionato più prestigioso. Troppe restrizioni potrebbero abbassarne il livello, avvicinandolo a quello delle serie inferiori".
La McLaren, anche a mezzo stampa, è apparsa fin qui la formazione più battagliera in materia budget cap, invocando addirittura una discesa a 100 milioni. Ma non è escluso che una cifra così estrema nasconda un fine opportunistico, quello di colmare più in fretta il ritardo dalle big attuali. Sul fronte Ferrari, invece, è schierata anche la Red Bull, il cui responsabile
Christian Horner ha già lanciato l'idea delle vetture clienti. Un tema che vede Binotto allineato: "Non sarebbe un sacrilegio, in F1 accadeva già in passato e oggi avviene per esempio in MotoGP".