7 Lug 2010 [17:45]
Button e la svolta del 2008
Jenson Button, alla vigilia del GP di F.1 di casa, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport. Dice il campione del mondo: "La svolta c'è stata a fine 2008, dopo l'annuncio del ritiro Honda. Lì ho capito che la F.1 era una parte troppo importante di me. Con la vittoria del titolo, l'autostima è cresciuta. In McLaren nessuno mi ha detto: 'Questa è la macchina di Lewis, tu devi guidarla così". No, hanno ascoltato le mie esigenze assistendomi. Ecco perché la McLaren ha vinto così tanti titoli".
"Sono tornato single, ma non mi va di parlarne. In autodromo mi trasformo, non sono lo stesso Jenson di quando sono a casa. L'ho detto anche a mia madre: 'Se vieni a vedermi faticherai a riconoscermi'.
"In F.1 a 41 anni come Schumacher? Direi di no, guidare una F.1 richiede grande sforzo fisico e mentale. Sai che ci sono 700 persone che lavorano per te e che la domenica sono davanti alla TV sperando che tutto vada per il verso giusto. È una pressione enorme e non mi ci vedo a gestirla per altri 10 anni"
"Dopo la F.1 correrò altrove in maniera più rilassata, più divertente. Magari potrei anche aiutare qualche ragazzino a crescere".