Massimo Costa"Chiunque infrange in modo fraudolento le regole finanziarie perderà la posizione acquisita nel campionato del mondo". Queste parole le disse Ross Brawn nel 2019 e sono state ripescate dal sito tedesco Formel1.de. Un giudizio netto che non ammetteva repliche quelle del responsabile sportivo di Liberty Media. Certo, in tre anni le cose e le prospettive possono cambiare, e sarà la FIA a determinare la punizione che attende la Red Bull, unico team del Mondiale a non avere rispettato il budget cap. Secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe di 2 milioni la cifra in più impiegata dal team che ha vinto gli ultimi due titoli iridati piloti con Max Verstappen.
Due milioni che fanno la differenza tra chi ha rispettato le regole e chi, come la Red Bull appunto, ha bellamente rotto gli argini potendo così usufruire di sviluppi e quant'altro a differenza delle altre squadre, beffate quindi nella lotta mondiale. Si tratta, come ha giustamente scritto Alberto Sabbatini, di doping vero e proprio (
doping finanziario) e sarebbe più che giusto che alla Red Bull venissero revocati i titoli mondiali piloti e costruttori 2021 e 2022. Potrebbe certamente essere una scelta impopolare, ma sarebbe più che giusta. Dubitiamo però, che la FIA arrivi a tanto e la punizione per la Red Bull sarà con ogni probabilità finanziaria.