1 Lug [15:23]
Come sta Alex Zanardi? La moglie
Daniela racconta la riabilitazione
Michele Montesano
È passato più di un anno da quel tragico 19 giugno, quando il mondo si è fermato sgomento apprendendo la notizia dell’incidente di Alex Zanardi. Il campione delle quattro ruote e paralimpico, vittima di uno scontro contro un camion mentre guidava la sua handbike nei pressi di Pienza, da allora ha lottato come solo lui sa fare. Ora è la moglie Daniela a raccontare come sta Alex, del suo continuo recupero e della sua voglia di combattere.
Il lento periodo di recupero, dopo l’incidente avvenuto durante una staffetta di beneficenza, ha visto Zanardi essere sottoposto ad un intervento neurochirurgico e maxillo-facciale al policlinico le Scotte di Siena. Per poi essere trasferito in un centro specializzato a Lecco e, in seguito ad alcune complicazioni, traportato in terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele di Milano.
Il campione olimpionico, attualmente in condizioni stabili, si trova in una clinica specializzata dove prosegue il suo programma di riabilitazione. Viene seguito costantemente da fisioterapisti, neuropsicologi e logopedisti attraverso stimolazioni multimodali e farmacologiche.
È stata Daniela, dopo un periodo di silenzio, a parlare dello stato di salute e delle sfide che aspetteranno Zanardi: “Dopo le consultazioni con i medici, ora sembra essere arrivato il momento opportuno per offrire una piccola panoramica del processo di recupero di Alex. Vorrei ringraziare tutti coloro che ci sono stati vicini e hanno pregato, amici, fans e soprattutto al personale medico. Alex sta combattendo come ha sempre fatto. È stato sottoposto a numerosi processi di neurochirurgia, ma ora può affrontare programmi di allenamento sia per il cervello che per il corpo.”
La moglie del pilota bolognese ha poi descritto le condizioni attuali e le speranze per il futuro: “Comunica con noi, ma non è ancora in grado di parlare, dopo il lungo periodo di coma le corde vocali devono ritrovare la loro elasticità. Però, ha ancora molta forza nelle braccia e nelle mani e si sta allenando già intensamente con l’attrezzatura. Il recupero sarà possibile solo attraverso tanta pratica e terapia. Sicuramente è un’altra grande sfida, un viaggio molto lungo e, al momento, non si fanno previsioni su quando potrà tornare a casa. Stiamo impiegando tutte le nostre energie per il recupero di Alex, ringraziamo tutti per la comprensione e il continuo supporto.”