Marco Cortesi
Con l'aggiunta di Milwaukee al calendario dell'IndyCar, torna sul palcoscenico delle ruote scoperte il secondo tracciato più antico al mondo tuttora in attività, il più antico in asfalto. Nato per ospitare competizioni di cavalli nel 1876, Milwaukee è stato riconvertito per gare automobilistiche nel 1902 e utilizzato per una corsa per la prima volta nel 1903. Allora, le vetture assomigliavano a dei cancelli. Letteralmente. Vent'anni anni prima di Monza e del Nurburgring, gli Stati Uniti, forti anche della maggiore diffusione dell'automobile, già infatti lanciavano il motorsport su impianti permanenti.
Il Knoxville Raceway è ufficialmente il più antico tracciato ancora in attività, con la prima gara disputata nel 1901. Ma la pista dell'Iowa ha tutt'ora superficie in terra battuta e ospita, sul mezzo miglio di lunghezza, principalmente gare Sprint Car con inserimenti di gare Truck Series.
Tutta un'altra storia per Milwaukee, asfaltata dal 1954 e che prevede anche un tracciato stradale al suo interno da quasi 3 km. L'ovale misura 1.015 miglia (1.633 km) con banking da 2,5° nei rettilinei e 9.5° nelle curve.
Soprattutto, quello in Wisconsin appuntamento storico delle gare Indy con un notevole livello d'attenzione, anche internazionale. Dalla vittoria di Nigel Mansell nel 1993, la sua prima su ovale, alla prima gara in notturna della Champ Car nel 2003 fino all'edizione 1991 quando tre Andretti finirono primo, secondo e terzo, Milwaukee è da considerare di una caratura superiore.
Di proprietà dello Stato del Wisconsin, e gestito dall'ente del parco-fiera che lo contiene, il circuito ha spesso avuto alti e bassi, con dissidi tra gli organizzatori e problemi di promozione che hanno pregiudicato il successo degli eventi.
Dopo il 2015, con l'addio di Andretti Sports Marketing, era sembrata esserci una fine incombente, ma Milwaukee era rimasta silenziosamente in attività con eventi minori e corsi. Dal 2021, una rinnovata spinta aveva portato prima l'ARCA Series e poi la NASCAR Truck Series. Ora, con l'addio al Texas Motor Speedway, l'IndyCar si è quest'anno trovata un "buco" in calendario, ed è tornata all'antico.