11 Feb [10:44]
Dalle regole LMDh una pugnalata
per Hypercar e GTE-Pro?
Marco Cortesi
LMDh uccide già Hypercar? L’annuncio delle nuove regole sulla base concettuale della DPi IMSA, con prototipi derivati dalla LMP2 con un sistema ibrido comune, ha sconvolto il precedente panorama delle corse endurance, proponendo un’alternativa molto più economica, fattibile, e anche con una componente ibrida obbligatoria per giustificare gli investimenti.
Ibrido obbligatorio per evitare figuracce
Partiamo proprio dall’ibrido obbligatorio, che è interessante per un semplice motivo: sarebbe imbarazzante se un prototipo ibrido venisse umiliato da una vettura “tradizionale” (ad esempio, se Aston Martin battesse Toyota, tanto per intenderci, la tecnologia ibrida su cui il marchio giapponese ha investito miliardi non ne uscirebbe benissimo). Tra l'altro, le LMDh arriveranno un anno dopo, e potranno anche forse "imparare dagli errori".
Costi ridotti e Hypercar complicate
Poi ci sono i costi, che per quanto alti rispetto alla LMP2 sarebbero molto minori rispetto alla formula della serie europea, producendo pronti-via delle vetture molto performanti. Insomma, la LMDh sembra una soluzione in grado di “papparsi” la Hypercar in un sol boccone. Attualmente, due soli costruttori sono confermati per la nuova categoria ACO, Toyota e Aston Martin, con la seconda che è però stata scossa dall’acquisizione e dal lancio del programma in Formula 1. ByKolles e Glickenhaus a loro volta utilizzeranno vetture "termiche", ma necessiteranno di case ufficiali anche per ottenere legittimazione.
Tanti costruttori interessati
La LMDh non è stata ancora presentata nei dettagli, ma non solo probabilmente avrà più case impegnate, ma rischia di “rubarne”. A partire da Peugeot: Oreca, partner “sospettato” per l’ingresso assieme a Rebellion, ha già annunciato che non perseguirà un progetto Hypercar. A quel punto perché non sinergizzare e realizzare una LMDh? Inoltre, ci sono i costruttori già impegnati nella serie. Cadillac/GM probabilmente resterà, così come Honda, e Ford sembra ad un passo. Anche Audi e BMW, che vivono in un momento di incertezza sul loro impegno nel DTM, hanno lasciato trasparire un interesse, anche se sarà fondamentale la reazione all’annuncio dei dettagli, in programma per marzo a Sebring, oltre alle congiunture globali.
Un budget che può cannibalizzare la GTE-Pro?
Ma c’è di più. Il budget di un progetto LMDh avrà costi simili a quelli di un programma GTE-Pro, e la possibilità di competere per gare assolute fa gola a tutti coloro che schierano le Gran Turismo, a partire da Porsche e anche la stessa Ferrari. In questi ultimi due casi, a frenare sarà il fatto di dover scegliere uno dei quattro telai omologati per la LMP2, che al momento sono Ligier, Dallara, Oreca e Riley. Ma non è detto che con la futura generazione ci siano sorprese…