28 Lug [23:50]
Diamo il copione giusto
al grande cast della F1
Stefano Semeraro
Non una gara: una sinfonia. E visto che l’esecuzione è avvenuta nella patria di Beethoven, una sinfonia corale, come la nona del maestro dei classici e dei romantici. Che la pioggia sia la variabile più spettacolare dell’automobilismo lo sappiamo da sempre. A Hockenheim, però abbiamo ascoltato tutti - o quasi - gli strumenti in partitura. Tutte - o quasi - le voci presenti in uno spartito che di solito ci sembra monotono.
Il campione che stecca due volte (Lewis Hamilton), il maestro in crisi che si riscatta (Sebastian Vettel), il giovane tenore (Max Verstappen) che dimostra di saper sfruttare ormai tutto il suo talento. Soprattutto tanti orchestrali abituati a suonare nella fila, nel buio della buca, che per un giorno, quando un direttore misterioso gliene dà la possibilità, si esibiscono in un assolo riuscito. Da Daniil Kvyat, strepitoso neo-papà in cerca di rinascita, a Lance Stroll, che si stacca di dosso con una gara intelligente e coraggiosa l’etichetta di figlio di papà (miliardario).
Da Alexander Albon che piazza l’acuto senza paura di finire fuori tonalità, a Carlos Sainz, che duetta alla grande con gli avversari di turno. L’aria incompiuta di Charles Leclerc, il dramma di Nico Hulkenberg e Valtteri Bottas, le note ben tenute da Antonio Giovinazzi e dal vegliardo Kimi Raikkonen, anche se poi penalizzati.
Tanti temi che si intrecciano, in un Gran Premio che è sembrato anche un’Opera sterminata, wagneriana per l’intrecciarsi dei temi e dei caratteri. A lottare, sbagliare, risorgere, non sono stati i soliti noti, ma tutto l’organico che la Formula 1 può mettere in scena, e che tante volte purtroppo non riesce a valorizzare. Una delle notizie, fra le tante, che arrivano dal (probabile) canto del cigno di un palcoscenico storico come Hockenheim, è che il cast c’è, ed è di qualità. C'è sempre stato per dirla tutta. Alla FIA e a Liberty Media il compito di creare le condizioni per assistere ad altri GP di successo come quello di domenica. Senza aspettare che la regia la firmi solo la pioggia.