29 Lug [15:32]
E la Honda si fa beffe di Alonso
"He's done again, that's GP2 victories..."
Massimo Costa
Salire sul podio con due team diversi è uno dei sogni di ogni motorista presente in F1. A tramutarlo in realtà è stata la Honda che in Germania ha piazzato la Red Bull di Max Verstappen al primo posto e la Toro Rosso di Daniil Kvyat in terza posizione. Per il costruttore giapponese un risultato travolgente se si pensa alle difficoltà incontrate nel corso degli anni, ma alla svolta vissuta nel 2018 proprio con il team di Faenza in preparazione al 2019 con la Red Bull. Una armonia, una collaborazione, che semplicemente in McLaren non esisteva.
La Honda ha avuto la sua dose massiccia di colpe nei fallimenti dei primi anni con il team di Woking, ha rivoluzionato lo staff e le metodologie, ha capito gli errori. Ci ha lavorato sopra con fierezza accettando critiche e consigli. Quel che la Honda non ha mai sopportato, e come non darle ragione, sono stati gli sberleffi ricevuti a più riprese da Fernando Alonso, pagato mediamente 30 milioni a stagione.
Eppure lo spagnolo ci andava giù pesante con totale mancanza di stile, cosa per esempio mai fatta dal suo compagno di squadra del 2015-2016, Jenson Button, molto più costruttivo e uomo squadra dello spagnolo. Un Button che, a differenza di Alonso, non distribuiva le colpe alla sola Honda, ma era critico anche con la McLaren. E a ragion veduta, come si è poi visto nel passaggio al motore Renault nel 2018, mentre Alonso raccontava prima dell'avvio della stagione che con la power unit francese sarebbe tornato a lottare al vertice.
A conti fatti, il divorzio dalla McLaren, voluto da Alonso per rimanere con Zak Brown nel 2018, è stata la fortuna della Honda. Con il gruppo Red Bull ha trovato uomini che credevano nel progetto, lo sviluppo è stato duro, ma efficace. Ed ora la Honda può festeggiare due vittorie nel Mondiale 2019, unico motorista ad aver vinto oltre alla Mercedes, e un podio fantascientifico con la Toro Rosso.
Tra i numerosi tweet che la Honda ha lanciato dopo il successo di Hockenheim dal proprio account HondaRacingF1, uno non è passato inosservato. Ed è stato semplicemente geniale. "He's done it again 💪 Thats GP2 victories in 2019 👌. Giocando sulle parole e sui numeri, Honda ha fatto riferimento al famoso messaggio radio di Alonso a Suzuka 2015 quando disse che il motore giapponese equivaleva a un propulsore della GP2. A quanto pare la Honda non ha dimenticato e dopo avergli negato i propri motori alla 500 Miglia di Indianapolis 2019, devono aver sorriso molto quando lo spagnolo e il team allestito da Brown hanno fallito la qualificazione... Ora, questo messaggio. Non c'è che dire, anche i giapponesi si siedono sulla riva del fiume...