Michele Montesano - XPB Images
Reduci da un avvio di stagione decisamente sotto le aspettative, in Ferrari stanno cercando di correre ai ripari già in vista del prossimo GP di Baku. Quarta nel mondiale costruttori di F1, la squadra di Maranello finora non è riuscita a salire nemmeno una volta sul podio. Complice una SF-23 non all’altezza della concorrenza, gli uomini di Maranello hanno sfruttato la sosta primaverile, di circa un mese, per mettere in pratica un fitto piano di recupero che culminerà con il GP di Spagna di inizio giugno.
La prima tappa vedrà la rossa impegnata sul difficile tracciato cittadino dell’Azerbaijan. Proprio sul circuito azero ci sarà la prima Sprint Race dell’anno. Il fine settimana sarà quindi decisamente più tirato e, stando a indiscrezioni, in Ferrari porteranno solamente adattamenti per la pista di Baku: vale a dire alettoni più scarichi per garantire velocità di punta elevate. Troppo rischioso introdurre novità più importanti con un solo turno di prove libere a disposizione. Il nuovo pacchetto aerodinamico, che prevede fiancate ridisegnate e pance più strette e scavate, debutterà più avanti. Nel mentre gli uomini di Maranello si sono focalizzati sul lavoro al simulatore.
I lunghi rettilinei del cittadino di Baku metteranno a dura prova le Power Unit. Per alleviare il lavoro del propulsore, in Ferrari adotteranno alettoni da basso carico. Sia l’ala anteriore che quella posteriore, avranno quindi una corda ridotta per generare meno downforce sui rettifili azeri. Modifiche già preventivate a inizio anno, ciò nonostante potrebbe debuttare un nuovo fondo piatto inizialmente previsto per il GP di Miami. Tutto questo per garantire il corretto bilanciamento della SF-23 anche nei tratti più guidati che si snodano attorno la città vecchia. Inoltre, visto l’utilizzo di ali più scariche, anche il DRS svolgerà un ruolo decisamente marginale. Se confrontato con un circuito da medio-alto carico come quello di Melbourne, pare infatti che l’efficacia dell’ala mobile a Baku sia ridotta di circa il 39%.
Come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, in Ferrari hanno cercato di deliberare l’assetto quasi definitivo per il GP dell’Azerbaijan tramite un intenso lavoro al simulatore. Tecnici e piloti si sono focalizzati su prove di setup testando ben otto configurazioni differenti della SF-23. Oltre a provare tre assetti di sospensioni, sia per quanto riguarda la rigidezza che la loro risposta dinamica alle variazioni di carico, si è lavorato anche su tre diverse incidenze e conformazioni dei flap. Il tutto abbinato a due modalità di utilizzo della Power Unit, senza tralasciare la gestione del degrado degli pneumatici.
Il lavoro svolto al simulatore per ottimizzare la veste aerodinamica, tra altezze da terra e corrette oscillazioni verticali, pare abbia scaturito riscontri decisamente incoraggianti. Infatti, se confrontato con il modello matematico della F1-75, l’attuale monoposto Ferrari ha mostrato un incremento prestazionale di circa un secondo e due decimi sul giro di Baku. Valori nettamente più elevati, rispetto ai sette decimi rilevati nei primi tre GP stagionali, e decisamente più in linea con quanto fatto registrare da Red Bull. Tuttavia bisogna ricordare che i dati tanto millantati, durante le simulazioni invernali della SF-23, poi non hanno trovato un riscontro nel primo scorcio di campionato. Spetterà, come sempre, alla pista dare il verdetto finale.