Da Montmelò - Antonio Caruccio - Photo 4“Sono contento per tutte le prove che abbiamo effettuato, long run e una simulazione di qualifica a gomma nuova”. Inizia così l’analisi della sua giornata Antonio Giovinazzi, in maniera molto metodica, lucida e semplice, come da sempre nella sua carriera. Fa sembrare quasi facile arrivare in Formula 1 senza aver mai visto la macchina prima, non girando in mattinata per un problema al propulsore della Sauber e poi completare in scioltezza il lavoro che un altro pilota, più esperto di lui, avrebbe dovuto svolgere. Diciassette giri consecutivi in cui Giovinazzi, terzo pilota Ferrari girato agli elvetici per sostituire Pascal Wehrlein infortunato, ha completato senza problemi con un buon passo che ha permesso ai tecnici di effettuare le prove del caso.
“Avere a disposizione i dati di Marcus Ericsson sicuramente è stato un aiuto enorme, perché avevo un’idea di come avrei dovuto affrontare le curve. Con queste macchine si avverte molto il carico aerodinamico, ma per me è tutto nuovo. Ho passato molto tempo a studiare questa vettura, capirne i comandi per ridurre al minimo le perdite di tempo”, continua Antonio sorridente e rilassato al termine del suo primo vero test in Formula 1.
“Ammetto che questa notte ho dormito poco, ma avrò modo di recuperare per domani, sarò sicuramente più rilassato. Fisicamente ho tenuto bene, certo dopo 4 mesi di riposo si avverte un po’ la ripresa, ma penso di aver superato bene questo esame. Ho commesso degli errori? Nulla fuori dall’ordinario, sono pronto per tornare in pista giovedì”, conclude Giovinazzi, che domani guarderà Ericsson e Sebastian Vettel in pista, dividendosi tra il box Sauber e quello Ferrari.